Crema solare, fa davvero bene? La risposta del medico non è scontata

Crema solare: fa davvero bene? La verità secondo un esperto in nutrizione e medico.

Quando si parla di crema solare, l’opinione pubblica è spesso divisa. Da un lato c’è chi la considera indispensabile, dall’altro chi mette in discussione la sua reale utilità. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Secondo un medico esperto in nutrizione, le creme solari possono fare bene, ma solo se utilizzate nel modo corretto. La crema solare agisce come un filtro, fisico o chimico, contro i raggi ultravioletti (UV). Il suo scopo principale è proteggere la pelle da scottature, invecchiamento precoce e, nei casi più gravi, dal rischio di sviluppare tumori cutanei. In particolare, i raggi UVB e UVA sono i principali responsabili dei danni cellulari. L’applicazione della crema, quindi, riduce lo stress ossidativo che colpisce la pelle quando viene esposta al sole per troppo tempo.

Crema solare, fa bene o no? La risposta del medico

Il medico che ha parlato di crema solare è conosciuta sui social come @dott_giulio.rossi e ciò che ha rivelato non solo è molto interessante, ma non è per niente scontato. La crema solare, se utilizzata in maniera scorretta o troppo frequentemente, può avere dei risvolti negativi. Il rischio maggiore riguarda la produzione di vitamina D, fondamentale per il sistema immunitario. La pelle, esposta al sole senza filtri, sintetizza naturalmente questa vitamina. Quando l’esposizione è sempre schermata da una protezione solare, la produzione può ridursi sensibilmente, portando a squilibri nel funzionamento dell’organismo. Ma non è tutto. Alcuni ingredienti contenuti nelle comuni creme solari, soprattutto quelle con filtri chimici, possono agire come interferenti endocrini. In altre parole, possono alterare il corretto funzionamento degli ormoni, interferendo con il sistema endocrino. È qui che entra in gioco l’importanza della scelta del prodotto giusto.

Non tutte le pelli sono uguali, così come non lo è l’esposizione al sole. Se, ad esempio, ci si espone per la prima volta al sole d’estate, magari nelle ore più calde, e si ha una carnagione molto chiara, allora la crema solare è un alleato prezioso. In questi casi, però, è preferibile optare per un prodotto con filtro fisico, che agisce riflettendo i raggi solari, evitando sostanze potenzialmente dannose come nanoparticelle, profumi artificiali e PEG. Chi, invece, ha iniziato ad abituare gradualmente la pelle al sole sin dalla primavera, o ha una carnagione scura, potrebbe anche decidere di non usare la crema solare durante le esposizioni brevi e non nelle ore centrali della giornata. Naturalmente, se si trascorre l’intera giornata in spiaggia o sotto il sole, una protezione è comunque raccomandata, indipendentemente dal tipo di pelle.

nutrizionista e crema solare
Il medico esperto che parla di crema solare, fonte: Instagram

Attenzione alla durata del filtro

Un altro aspetto spesso sottovalutato riguarda la durata della protezione. Molti applicano la crema solare al mattino e si sentono “coperti” per tutto il giorno. Nulla di più sbagliato. La protezione di un filtro solare dura circa due ore. Se si fa il bagno, il tempo si dimezza, scendendo a una sola ora. Per questo motivo è importante riapplicare il prodotto con regolarità, soprattutto dopo il contatto con l’acqua o dopo aver sudato.

C'è un’ultima considerazione che merita attenzione: la protezione solare più efficace, secondo l’esperto, non si spalma, ma si indossa, letteralmente. Una semplice T-shirt può rivelarsi più efficace di qualsiasi crema solare se si tratta di schermare la pelle nei momenti più critici della giornata. Coprirsi durante le ore centrali, cercare l’ombra e limitare l’esposizione diretta sono strategie semplici, ma spesso sottovalutate.