La crema solare è fondamentale al mare, anche in presenza di cielo nuvoloso
Esporsi al sole senza protezione comporta conseguenze gravi per la salute della pelle, soprattutto durante i mesi estivi, quando l'intensità dei raggi ultravioletti raggiunge livelli più elevati. Le creme solari rappresentano uno strumento essenziale per ridurre il rischio di scottature, invecchiamento precoce e malattie cutanee. Comprendere l’importanza di una corretta protezione solare significa preservare l’integrità e la bellezza della pelle nel tempo.
I raggi ultravioletti (UV) si suddividono in UVA, UVB e UVC. Quelli più pericolosi per la pelle sono gli UVA e UVB, che penetrano l’atmosfera terrestre. Gli UVB sono responsabili delle scottature solari, mentre gli UVA agiscono più in profondità, danneggiando le strutture cellulari e accelerando i processi di invecchiamento cutaneo.
L’esposizione cronica e non protetta può causare mutazioni del DNA cellulare, aprendo la strada a melanomi e altre forme di tumori cutanei. Anche una pelle già abbronzata non è immune: il colore dorato non è segno di salute, ma una reazione di difesa dell’organismo a un’aggressione. I danni accumulati non sempre si manifestano subito, ma emergono anche dopo anni, rendendo fondamentale la prevenzione quotidiana.
Questo discorso vale, contrariamente a quanto pensano in molti, anche per i giorni nuvolosi. A spiegare il perché è Vincenzo Schettino, prof di fisica noto sui social col nickname @lafisicachecipiace.
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Crema solare, al mare sempre: non fatevi ingannare dal cielo nuvoloso
"Il sole emette radiazione elettromagnetiche, e, tra tutte le lunghezze d'onda, quella corrispondente alla radiazione ultravioletta, è quella che prevalentemente ci fa abbronzare, e danneggia la nostra pelle. Ora, quando è nuvoloso, buona parte della radiazione del sole non riesce ad attraversare le nuvole, e quindi ci arriva meno calore per irraggiamento. Cioè, sentiamo meno caldo. Invece, la maggior parte dei raggi ultravioletti attraversa indisturbata le nuvole, arrivando sulla nostra pelle. Per questo motivo è fondamentale continuare a proteggerci con la crema, anche quando è completamente nuvoloso. Mi raccomando, protezione solare sempre".
Ma quale crema solare usare? O meglio, quale filtro è il migliore? Anche in questo caso corre in nostro soccorso Schettino: il filtro in assoluto migliore è il 50.
dottare buone abitudini di protezione solare sin da giovani consente di prevenire molte delle problematiche legate alla pelle in età adulta. Il foto-invecchiamento, caratterizzato da rughe profonde, macchie scure e perdita di elasticità, è strettamente legato all’esposizione solare cronica e non protetta. Le malattie della pelle indotte dal sole, tra cui cheratosi attiniche e melanomi, rappresentano un problema di salute pubblica in costante crescita. Usare cappelli, occhiali da sole con filtri UV e indumenti protettivi completa l’efficacia delle creme solari. Anche i bambini devono essere protetti fin dai primi anni, poiché la loro pelle è più sensibile e assorbe maggiormente i raggi UV. Rendere la fotoprotezione un'abitudine quotidiana, anche fuori dal contesto della spiaggia, contribuisce a costruire una cultura del benessere a lungo termine. In questo modo si insegna il rispetto per la propria pelle e si investe concretamente nella prevenzione dermatologica.