Una nota nutrizionista sui social ha rivelato come dormire meglio: ci sono almeno tre cose da evitare la sera.
Dormire bene non è solo questione di cuscini e silenzio. Il segreto per un riposo davvero rigenerante comincia ben prima di infilarsi sotto le coperte. Secondo la nota nutrizionista dei social, attraverso la pagina di informazione perlopiù alimentare @prevenzioneatavola, ci sono alcune abitudini serali che possono fare la differenza tra una notte agitata e un sonno profondo e benefico. La sera, infatti, il nostro corpo entra in una fase di rallentamento. Tutti i sistemi iniziano a prepararsi per il riposo, ma questo meccanismo naturale può essere disturbato da comportamenti scorretti, spesso sottovalutati. Il primo passo per migliorare la qualità del sonno parte proprio da ciò che si mangia e da quando lo si mangia.
Tre cose da evitare la sera per dormire meglio: i consigli della nutrizionista
La prima cosa da fare per dormire bene la sera è evitare cene troppo ricche è una regola d’oro per il benessere notturno. Secondo l’esperta di nutrizione, è fondamentale concludere il pasto principale almeno tre ore prima di coricarsi. Questo consente all’apparato digerente di svolgere il suo lavoro senza interferenze con il ciclo del sonno. Un pasto pesante consumato troppo tardi costringe lo stomaco a rimanere attivo quando dovrebbe iniziare a rallentare. Il risultato? Si rischiano gonfiori, reflusso, agitazione e difficoltà ad addormentarsi. Una cena leggera e bilanciata, invece, favorisce la digestione e permette all’organismo di concentrarsi sulla sua funzione notturna più importante: la rigenerazione.
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Durante la notte, infatti, il corpo mette in atto un processo naturale di riparazione e riequilibrio. Dormire con lo stomaco ancora in piena attività rallenta tutto questo. La conseguenza? Ci si sveglia stanchi, appesantiti, con la sensazione di non aver davvero riposato. Anche l’idratazione ha il suo ruolo, ma nelle ore serali va gestita con intelligenza. Bere troppo prima di andare a dormire può sembrare utile per mantenere il corpo idratato, ma secondo la nutrizionista è un’abitudine che può disturbare il sonno. Limitare l’acqua e tutte le bevande almeno un’ora prima di andare a letto è una scelta semplice ma strategica.

Il motivo è molto pratico: ridurre i liquidi in questa fase della giornata aiuta a evitare frequenti risvegli notturni dovuti al bisogno di andare in bagno. Ogni interruzione del sonno, anche se breve, compromette la qualità del riposo e ostacola il corretto funzionamento del ciclo circadiano. Meglio quindi bere di più durante il giorno, per poi iniziare a rallentare nelle ore serali. In questo modo si evita di sovraccaricare la vescica e si favorisce un riposo più continuo e profondo. Infine, c'è la componente degli schermi, come tablet e cellulari, da tenere sempre in considerazione.
Stacca dagli schermi: il buio aiuta la melatonina
La luce artificiale, in particolare quella blu emessa da smartphone, tablet e televisori, è uno dei nemici più subdoli del sonno. Sempre un’ora prima di andare a letto, l’invito della nutrizionista è quello di ridurre il più possibile l’esposizione agli schermi. La luce blu, infatti, interferisce con la produzione naturale di melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia e che prepara il corpo ad addormentarsi. Se il cervello viene esposto a troppa luce artificiale in tarda serata, resta in uno stato di allerta che rende difficile rilassarsi.
Per agevolare l’arrivo del sonno, è molto più efficace spegnere i dispositivi elettronici e dedicarsi ad attività rilassanti: leggere un libro, ascoltare musica calma, meditare o semplicemente chiacchierare con qualcuno. Questo semplice gesto aiuta il cervello a disconnettersi gradualmente e ad accogliere il buio come alleato, non come ostacolo. Tre ore, poi una. Bastano due momenti precisi per cambiare radicalmente la qualità del sonno. Una cena leggera e ben calibrata nel tempo, un uso consapevole dei liquidi e una pausa dalla tecnologia sono tre azioni quotidiane che, se ripetute con costanza, possono portare benefici evidenti non solo al sonno, ma alla salute generale.