Napoli, 5 luoghi bellissimi ma sconosciuti anche ai napoletani: nel cuore di Partenope

Cinque luoghi segreti e affascinanti da scoprire a Napoli, fuori dai soliti circuiti turistici classici

Napoli è una città dai mille volti, dove la storia, l’arte e il mistero si intrecciano in ogni vicolo. Grazie ai travel video creator Eros & Pete, conosciuti per il format social @1minutoperviaggiare, andiamo alla coperta di itinerari alternativi che svelano un’anima meno nota del capoluogo partenopeo. Ecco cinque luoghi insoliti da visitare a Napoli, oltre le rotte turistiche più battute. Il primo è il MUSA: nel cuore pulsante della città, all’interno del complesso di Santa Patrizia, si cela il MUSA – Museo di Anatomia dell’Università Vanvitelli. Fondato tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, è un autentico tesoro scientifico e culturale.

Originariamente concepito come strumento di studio per gli studenti di medicina, oggi rappresenta un affascinante viaggio nella conoscenza del corpo umano. La collezione è impressionante: organi umani essiccati, preparati in cera, strumenti chirurgici d’epoca e microscopi ottici del XVIII secolo offrono un’esperienza museale unica. Il restauro completato nel 2015 ha restituito al pubblico uno spazio di rara bellezza, che parla non solo di scienza, ma anche di arte e dedizione. Camminare tra le teche di vetro significa immergersi in un’altra epoca, dove il sapere era affidato all’osservazione diretta e alla conservazione meticolosa dei reperti.l

Napoli conserva un rapporto intimo con la morte, vissuta non come tabù, ma come parte integrante della spiritualità popolare. La Chiesa di Santa Luciella ai Librai, a due passi da Spaccanapoli, è una delle testimonianze più emblematiche di questa cultura. In un piccolo ipogeo si trova il celebre Teschio con le Orecchie, oggetto di devozione popolare legato al culto delle anime pezzentelle, le anime abbandonate del Purgatorio. Questo cranio, ancora dotato di cartilagini auricolari mummificate, era considerato un tramite privilegiato tra i vivi e l’aldilà. Non distante, nella maestosa Chiesa del Gesù Nuovo, la Lipsanoteca conserva sessantotto busti reliquiari in legno, ciascuno contenente frammenti di ossa o indumenti di santi. Un percorso affascinante nella tradizione napoletana della conservazione delle reliquie, che mescola arte, fede e artigianato sacro. Un microcosmo dove il sacro prende forma e materia, testimoniando una devozione antica e ancora viva.

Napoli, il Lazzaretto della Pace: architettura e memoria collettiva

Tra i luoghi meno noti ma di grande impatto emotivo e storico spicca il Lazzaretto dell’Ospedale della Pace, in via Tribunali. Costruito nel 1587 dai Fatebenefratelli, era destinato all’isolamento e alla cura di malati di peste e lebbra. La struttura è straordinaria: una lunga sala di 84 metri, ancora dotata della balconata sospesa usata dai medici per calare cibo e medicine senza rischiare il contagio. L’impianto architettonico è stato riconosciuto patrimonio UNESCO e oggi il lazzaretto viene riaperto occasionalmente per eventi culturali, offrendo l’opportunità di riflettere su una pagina dolorosa ma fondamentale della storia cittadina. Visitare questo luogo significa entrare in contatto con la memoria collettiva di Napoli, in un silenzio che racconta più di mille parole.