"Martin Eden" su RaiPlay: il romanzo di Jack London diventa un film visionario con Luca Marinelli.
C'è un film su RaiPlay che merita attenzione, per forza narrativa, impatto visivo e una performance attoriale indimenticabile. Si tratta di Martin Eden, opera del 2019 diretta da Pietro Marcello, che rilegge in chiave italiana l’omonimo romanzo di Jack London. Ambientato nella Napoli dei primi del Novecento, il film si muove tra sogno e disillusione, tra ambizione e solitudine, mettendo in scena la lotta disperata di un uomo che cerca di emanciparsi attraverso la cultura e la scrittura.
Il protagonista, interpretato da un magnetico Luca Marinelli, è un giovane marinaio dalle origini umili. La sua vita cambia improvvisamente quando salva Arturo Orsini, figlio di una ricca famiglia borghese. Invitato in casa in segno di riconoscenza, Martin incontra Elena, sorella di Arturo. Da quell’istante, l’amore per lei diventa il motore del suo riscatto sociale e culturale. Ma non è solo il desiderio amoroso a spingerlo: Elena incarna un mondo che Martin osserva con ammirazione e desiderio, quello della borghesia colta e benestante, che lui sogna di conquistare.
Su RaiPlay Luca Marinelli unico: interpretazione da sogno
Nel corso del film, disponibile su gratuitamente su RaiPlay, vediamo che da autodidatta, Martin si dedica con fervore allo studio e alla scrittura, deciso a costruirsi un futuro lontano dalla miseria e dalla fatica. Tuttavia, il cammino verso l’affermazione personale si rivela ben più arduo di quanto immaginasse. Le sue prime opere vengono sistematicamente rifiutate, i salotti letterari lo guardano con sufficienza, la differenza di classe lo isola, rendendo impossibile perfino l’amore che prova per Elena.
La parabola di Martin è una discesa progressiva nel disincanto. L’incontro con Russ Brissenden, intellettuale socialista, lo introduce a nuovi orizzonti ideologici, ma segna anche la definitiva rottura con il mondo borghese. Inizia così una fase di tensione interiore, dove l’identità, la vocazione artistica e i sentimenti si scontrano in modo sempre più violento. Il riscatto che sembrava a portata di mano si trasforma in un destino amaro e solitario. Se amate Luca Marinelli, non potete perdere un altro film con lui protagonista.

Luca Marinelli regala una delle sue prove più intense, tanto da conquistare la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo Martin Eden è un personaggio tormentato, affamato di vita e di risposte, che si muove tra euforia e disperazione con una fisicità e una sensibilità rare. Ogni espressione, ogni sguardo, ogni parola trasmette il travaglio di un uomo che ha osato sognare troppo in alto.
Pietro Marcello, regista dallo sguardo poetico e visionario, realizza un’opera che va oltre la semplice trasposizione. Sposta l’ambientazione dall’America all’Italia, scegliendo Napoli come teatro della vicenda. Ma il cuore della storia rimane intatto: la denuncia delle barriere sociali, l’insofferenza verso l’ipocrisia borghese, la fatica di chi tenta di elevarsi attraverso la cultura in un mondo che invece premia la nascita, non il merito.
Perché vale la pena vederlo
Il film conquista anche sul piano estetico. Il linguaggio del cinema d’autore arriva dritto al cuore con inserti d’archivio che arricchiscono la narrazione di un senso più profondo. Ogni fotogramma sembra rubato a un’altra epoca, restituendo un’atmosfera sospesa, a tratti onirica, ma sempre carica di verità. Non sorprende che Martin Eden abbia collezionato premi e candidature. Oltre alla Coppa Volpi, ha ottenuto riconoscimenti al Toronto International Film Festival, ai David di Donatello, agli European Film Awards e ai Ciak d’Oro. Una pioggia di plausi che conferma la forza di un progetto capace di coniugare letteratura, cinema e impegno sociale.
Disponibile ora su RaiPlay, Martin Eden è molto più di un film. È il ritratto struggente di un'anima ribelle, un viaggio nella mente e nel cuore di chi ha cercato di cambiare il proprio destino con le parole. Un’opera che lascia il segno, che invita a riflettere su quanto può essere fragile l’ideale di libertà in un mondo che continua a dividere, etichettare, respingere. Per chi cerca un cinema che emoziona e fa pensare, questa è una visione imprescindibile.