Questo è il gelato più costoso d'Italia: "Cosa ci mettiamo dentro"

Un cono gelato in provincia di Bari dal costo stellare: 70 euro, tutta colpa della materia prima utilizzata

Dagli inizi degli anni 2000 a oggi, il costo della vita è cresciuto in modo continuo, erodendo piano piano, ma con costanza, il potere d’acquisto delle famiglie. Basta guardare le ricevute di vent’anni fa o ricordare quanto costavano alimentari, trasporti e bollette per rendersi conto dell’inflazione subita. A pesare non è solo l’aumento nominale dei prezzi, ma la disparità tra l’evoluzione del reddito medio e quella del costo dei beni di prima necessità. Se i salari sono cresciuti poco o nulla, molte voci di spesa sono invece salite vertiginosamente: energia, carburanti, abitazioni e prodotti alimentari. Questo divario ha reso il carovita un problema concreto per larghi strati della popolazione, anche in assenza di crisi economiche apparenti. In molti casi, i nuclei familiari si sono adattati riducendo consumi o cercando fonti di reddito aggiuntive, mentre il benessere percepito si è ridotto.

Rincari che, ormai, riguardano davvero ogni prodotto, a cominciare da quelli che riempiono il carrello della spesa. Si sta parlando molto, in questi giorni, del vertiginoso aumento di un alimento che d'estate consumiamo molto, e di cui, soprattutto per il gran caldo, ci viene voglia: il gelato. Un recente osservatorio di Federconsumatori ci dà la contezza di quanto anche un semplice gelato sia divenuto, nel nostro paese, un bene costoso, e non più accessibile come un tempo.

Bari, gelato costosissimo: 70 euro per un cono

L'analisi di Federconsumatori parte dagli inizi degli anni 2000, in particolare dal 2002, fino ad arrivare a oggi. Partiamo dal cono gelato piccolo: un quarto di secolo fa ci costava circa 1 euro e 50 centesimi: oggi, occorre spendere 1 euro in più, dal momento che a meno di 2 euro e 50 cent non se ne trovano. Un cono medio, invece, se nel 2002 costava all'incirca 2 euro e 50 centesimi, oggi è arrivato a quasi 4 euro. E stiamo parlando del gelato artigianale, di quelli che, quindi, si acquista al bar o in gelateria.


Un caso estremo, di cui si sta parlando in questi giorni, arriva da Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, dove una gelateria vende un cono a 70 euro. Il motivo? La materia prima utilizzata, vale a dire lo zafferano. "Un'esperienza comparabile a una cena in un ristorante stellato", dice il gelataio, intervistato da Pomeriggio Cinque, trasmissione Mediaset. Che dice: "Sia italiani che stranieri assaggiano il nostro gelato: abbiamo richieste dal Canada, dall'Australia, dagli Stati Uniti".

Tornando ai rincari, l'incremento maggiore riguarda però il gelato confezionato, che, sempre secondo la ricerca di Federconsumatori, ha subito un aumento vertiginoso, del 108%. Da 1 euro e 20 centesimi, somma degli anni 2000, siamo passati a circa 2 euro e 50 centesimi. E se prima il gelato con la stecca costava circa 90 centesimi, oggi siamo oltre i 2 euro e 80. Per non parlare del costo delle vaschette: dai 3 ai quasi 8 euro di oggi.