Per le vacanze estive, un paradiso tra roccia, mare e tradizione: perché visitare l’Isola dei Cavoli in Sardegna
L’Isola dei Cavoli è una gemma nascosta a meno di un chilometro da Capo Carbonara, nel territorio di Villasimius, che affascina con la sua natura selvaggia e l’atmosfera sospesa nel tempo. Con una superficie di appena 43 ettari, questa isoletta granitica si distingue per le sue coste frastagliate, scolpite dal vento e dal mare, e le incantevoli calette sabbiose incastonate tra massi arrotondati. Le sue acque trasparenti e i fondali spettacolari ne fanno una meta privilegiata per chi ama snorkeling, immersioni subacquee e momenti di silenzio a contatto con la natura.
Cala di Ponente, Cala del Morto, Cala del Ceppo e Cala di Scasciu, detta anche “Cala del Divertimento”, sono alcune delle meraviglie costiere da esplorare per le vacanze. L’ambiente incontaminato e l’assenza di edificazioni moderne contribuiscono a mantenere intatto il fascino selvatico dell’isola, oggi completamente disabitata. L’unico edificio rilevante è l’antico faro che svetta sul punto più alto, a circa 40 metri, da cui si gode una vista panoramica che lascia senza fiato. Ci fanno scoprire quest'isola Cristina Puleo e Andrea Razeto, coppia di creator digitali (@borghingordi)
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Vacanze in Sardegna, l'Isola dei Cavoli: paesaggi da mozzare il fiato
La storia dell’Isola dei Cavoli si intreccia con la presenza umana, il mare e le leggende. Il suo nome affonda le radici in due possibili interpretazioni: una legata a un errore di traduzione dal sardo “Ìsula de is Càvurus” – “isola dei granchi” – e l’altra alla presenza del cavolo selvatico di Sardegna (Brassica insularis), pianta endemica che qui cresce rigogliosa. L’imponente faro, costruito nel 1856 inglobando una precedente torre spagnola del 1591, rappresenta una traccia storica significativa.
Un tempo abitato dai guardiani del faro e dalle loro famiglie, è oggi automatizzato e ospita un centro di ricerca scientifica dell’Università di Cagliari, specializzato in studi botanici e zoologici. Ma il vero simbolo dell’isola è forse la statua sommersa della Madonna del Naufrago, collocata a 10-11 metri di profondità dal celebre scultore Pinuccio Sciola. Ogni anno, attorno a questa statua si celebra una suggestiva festa religiosa con una processione di barche e immersioni collettive, unendo devozione e bellezza marina in un rito unico.
L’Isola dei Cavoli è parte dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, istituita per tutelare la ricchissima biodiversità del tratto costiero sud-orientale della Sardegna. Le sue acque limpide e pescose sono popolate da delfini, barracuda, cernie, aragoste, orate e molte altre specie marine, rendendola un paradiso per i sub e gli amanti del mare. Anche la fauna terrestre è affascinante: sulle scogliere si possono osservare falchi pellegrini, cormorani dal ciuffo, berte e gabbiani reali.
Come raggiungerla
Grazie alla totale assenza di inquinamento e infrastrutture turistiche invasive, l’isola offre esperienze autentiche per chi pratica birdwatching o semplicemente cerca una connessione profonda con la natura. Raggiungibile solo via mare dal porto di Villasimius, l’isola si visita tramite escursioni guidate o imbarcazioni private. È una tappa irrinunciabile per chi cerca un turismo lento, sostenibile, fatto di esplorazione, silenzi e meraviglia. L'Isola dei Cavoli è molto più di un luogo: è un invito a rallentare, respirare e sentirsi parte di un ecosistema prezioso