Campania, la baia dai colori incredibili: paradiso nascosto tra gli ulivi

In Campania la Baia di Ieranto, un paradiso nascosto da riscoprire quest’estate

Una delle meraviglie più nascoste della Penisola Sorrentina, la Baia di Ieranto incanta con la sua bellezza selvaggia, il silenzio assoluto e le leggende millenarie. Incastonata tra Punta Campanella e Punta Penna, proprio di fronte ai Faraglioni di Capri, questa baia è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ideale per chi desidera scoprire una Campania autentica e incontaminata.
La Baia di Ieranto è una delle mete più affascinanti per chi desidera esplorare la natura incontaminata della Costiera sorrentina. Immersa nella macchia mediterranea, si presenta come un’ampia insenatura rocciosa che ospita calette segrete, scogliere spettacolari, grotte marine e una spiaggia di ciottoli bagnata da acque trasparenti. Il panorama è dominato dall’imponente profilo di Capri e del Golfo di Salerno, creando scorci di rara suggestione.

Non è solo la bellezza naturale a renderla speciale: secondo la leggenda, in queste acque dimoravano le Sirene che cercarono di ammaliare Ulisse durante il suo viaggio verso Itaca. L’etimologia stessa del nome “Ieranto” (da “ieros”, sacro) racconta il passato mistico di questo luogo, dove un tempo sorgeva un tempio dedicato ad Atena. Oggi la baia è tutelata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, che ne garantisce la conservazione e promuove visite consapevoli.
Ci porta alla scoperta di questo luogo dai colori vivi e meravigliosi il travel creator Antonio Di Maiolo (@antoniodimaiolo_)

In Campania la Baia di Ieranto: come raggiungerla

Raggiungere la Baia di Ieranto richiede un piccolo sforzo, ma è proprio questa difficoltà d’accesso a preservarne l’autenticità. Il cammino parte dal pittoresco borgo di Nerano, frazione di Massa Lubrense, ed è percorribile solo a piedi. Il sentiero di circa 6 km (andata e ritorno) attraversa paesaggi collinari punteggiati di ulivi e piante aromatiche, con viste spettacolari sul mare e su Capri.

Dopo circa un'ora di cammino, si arriva alla baia attraverso l’antica “scala dei minatori”, una scalinata storica utilizzata all’inizio del Novecento per l’estrazione della calce. Lungo il percorso non vi sono bar o punti ristoro: occorre quindi portare con sé acqua e viveri. L’unico servizio disponibile è un bagno presso il rifugio FAI. L’accesso è rigorosamente pedonale, vietato a qualsiasi mezzo a motore, e non sono presenti stabilimenti balneari: qui, tutto invita al contatto diretto con la natura.

La Baia di Ieranto è un luogo perfetto per chi cerca relax e avventura, lontano dai circuiti turistici tradizionali. Gli amanti del trekking apprezzeranno la varietà del sentiero, che tocca punti d’interesse come la Torre di Montalto e la Casa Colonica del FAI, da cui si gode una vista panoramica eccezionale. Gli appassionati di snorkeling troveranno un mare limpido e ricco di vita marina, mentre fotografi e birdwatcher potranno immortalare oltre 100 specie di uccelli e scorci naturalistici di rara bellezza.
Non è solo una meta balneare, ma un’esperienza immersiva: ogni angolo della baia racconta una storia, ogni passo nel silenzio del sentiero restituisce una connessione profonda con la terra e il mare. In un tempo in cui tutto è frenetico, Ieranto offre il lusso della lentezza e dell’autenticità. Un piccolo paradiso che, una volta scoperto, resta impresso nel cuore.