Stasera su Netflix la docuserie true crime su uno dei casi di femminicidio più controversi d’Argentina: la storia di Nora Dalmasso
Uccisa mille volte: il caso Nora Dalmasso, in uscita stasera su Netflix, è una delle novità da non perdere di questa stagione. Si tratta di una docuserie in tre parti diretta da Jamie Crawford e prodotta da Pulse Films, che si addentra nel cuore di uno dei casi giudiziari più discussi dell’Argentina contemporanea. La serie racconta non solo i dettagli di un crimine irrisolto, ma anche l’impatto umano, sociale e mediatico che ne è derivato. Restituendo voce e dignità a una donna la cui memoria è stata troppo spesso travisata. Attraverso testimonianze inedite e materiale d’archivio, viene offerto un punto di vista nuovo, lontano dal clamore scandalistico che ha travolto la vicenda sin dal primo giorno.
I protagonisti sono i fatti di cronaca, ma anche le persone che hanno vissuto il trauma: i figli di Nora, Facundo e Valentina Macarrón, e il marito Marcelo Macarrón, parlano pubblicamente come mai prima d’ora. A loro si uniscono amici, giornalisti e figure centrali del sistema giudiziario argentino. Per ricostruire con profondità una vicenda emblematica. Il regista Crawford ha voluto raccontare non solo l’omicidio, ma anche la trasformazione del caso in un inferno mediatico. Alimentato da pregiudizi legati a sesso, potere e classe sociale. Il risultato è una docuserie che solleva interrogativi sull’etica giornalistica, sulle distorsioni della giustizia e sull’impatto che un femminicidio può avere su una famiglia e sull’intera società.
Stasera su Netflix, il caso Dalmasso: un femminicidio che sconvolse l’Argentina
Il 25 novembre 2006, Nora Dalmasso, 51 anni, venne trovata morta nella sua casa di Río Cuarto, strangolata con la cintura della vestaglia. Il caso esplose immediatamente sui media argentini, trasformandosi in un circo di illazioni, sospetti e giudizi sommari. Nel 2022, dopo un processo seguito da tutto il Paese, il marito Marcelo Macarrón fu assolto. Tuttavia, la magistratura riconobbe Nora come vittima di violenza di genere, ordinando la continuazione delle indagini. Nel 2024, l’identificazione del DNA di Roberto Marcos Bárzola, un artigiano che aveva lavorato in casa Dalmasso la settimana dell’omicidio, ha riacceso l’interesse.
Bárzola è oggi imputato, ma resta libero, e la sua difesa ha chiesto la prescrizione. Il giudice ha respinto l’istanza, sottolineando la necessità di ottenere giustizia storica per una donna rimasta troppo a lungo senza verità. Il caso è ancora aperto e rappresenta un simbolo della difficoltà del sistema argentino nel trattare i femminicidi e le vittime di doppia violenza: quella fisica e quella dell’opinione pubblica.
Una docuserie che mira a restituire umanità a una donna ridotta per anni a un semplice oggetto di scandalo e che invita a pensare al ruolo di ciascuno – come cittadini, media, istituzioni – nella lotta alla violenza di genere. Nora Dalmasso non è solo una vittima da ricordare: è un simbolo di quanto ancora resta da fare per ottenere giustizia e verità. Questa sera, su Netflix, c’è molto più di una docuserie: c’è un’occasione per aprire gli occhi.