Stasera su Netflix, il disastro che 2 anni fa sconvolse il mondo

Un documentario svela la verità dietro la tragedia del sommergibile Titan, stasera su Netflix

Stasera, 11 giugno, l’uscita su Netflix di un documentario che riporta sotto i riflettori uno degli eventi più drammatici della recente storia marittima: l’implosione del sommergibile Titan durante una discesa turistica verso il relitto del Titanic. Il film Titan: il disastro OceanGate, diretto da Mark Monroe, ricostruisce con rigore narrativo e investigativo le cause, le responsabilità e i retroscena tecnici dietro questa tragedia.

Il 18 giugno 2023, il sommergibile Titan, gestito dalla società americana OceanGate Expeditions, è imploso nel corso di una missione verso il relitto del Titanic. A bordo si trovavano cinque persone: il CEO di OceanGate Stockton Rush, l’imprenditore britannico Hamish Harding, l’esperto francese del Titanic Paul-Henri Nargeolet, l’uomo d’affari Shahzada Dawood e suo figlio Suleman Dawood. L’esplorazione, iniziata nella mattinata, è degenerata tragicamente quando, dopo circa 1 ora e 45 minuti, il Titan ha perso ogni contatto con la nave madre Polar Prince.

Le operazioni di ricerca, mobilitando gli sforzi congiunti di Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Francia, si sono concluse il 22 giugno 2023 con il ritrovamento dei detriti del sommergibile a circa 500 metri dalla prua del Titanic. La causa della tragedia è stata identificata in una implosione catastrofica, segno di un cedimento strutturale repentino e totale. Le indagini successive hanno messo in luce gravi carenze progettuali e l’assenza di certificazioni da parte di enti marittimi indipendenti. OceanGate, infatti, aveva ignorato numerose segnalazioni tecniche e di sicurezza, compromettendo irrimediabilmente l’incolumità dell’equipaggio.

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Stockton Rush nel documentario Netflix

Stasera su Netflix, il documentario che racconta l’implosione del sommergibile Titan

"Titan: il disastro OceanGate", disponibile stasera su Netflix, è un documentario di 111 minuti che scava in profondità, non solo negli abissi oceanici, ma anche nei meccanismi psicologici e imprenditoriali dietro l’incidente. Il regista Mark Monroe, già autore di pluripremiati documentari, si concentra sul profilo del fondatore di OceanGate, Stockton Rush, presentato come un visionario spinto da un’ambizione pericolosa: democratizzare l’esplorazione sottomarina a costo di aggirare le più basilari norme di sicurezza.

Il film raccoglie testimonianze esclusive, tra cui quelle di ex collaboratori come Alfred Hagan e l’ex capo ispettore David Lochridge, che rivelano anomalie strutturali già riscontrate in precedenti immersioni. Particolarmente inquietante è il racconto delle pressioni interne a OceanGate e dell’ostracismo verso chiunque mettesse in discussione l’affidabilità del Titan. La pellicola mostra anche filmati inediti e documenti interni, portando lo spettatore a confrontarsi con una verità che va oltre il tragico evento: una catena di errori prevedibili, alimentata da negligenza, superbia e logiche di profitto.

Una riflessione sui limiti dell’esplorazione e della responsabilità

Il documentario assume un valore che va oltre la cronaca, ponendo interrogativi cruciali sull’equilibrio tra innovazione, sicurezza e responsabilità. La tragedia del Titan non è un caso isolato ma un campanello d’allarme su come l’eccessiva fiducia nella tecnologia, unita all’arroganza imprenditoriale, possa generare esiti catastrofici. Le scelte di OceanGate, come l’uso di materiali compositi non certificati, l’assenza di test rigorosi e l’ostinazione nel minimizzare i rischi, diventano il filo conduttore di un racconto che denuncia i limiti dell’ambizione quando non è accompagnata da prudenza e rispetto per la vita umana.