Roma, il passaggio segreto che in pochi conoscono: porta sulla bellezza

Meta perfetta per chi vuole conoscere una Roma diversa: il Passetto del Biscione. Un invito a perdersi tra le pieghe della storia, tra ombre, affreschi e leggende popolari

Roma è una delle città più amate e visitate al mondo, celebre per le sue icone senza tempo come il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi. E ancor, i Fori Imperiali e la maestosa Basilica di San Pietro. Tuttavia, la sua bellezza infinita è tale che neppure una vita intera basterebbe per esplorarla tutta. In ogni angolo della capitale si nasconde un frammento di storia, un segreto urbano, un luogo incantato ancora da scoprire. Uno di questi è il Passetto del Biscione, un piccolo gioiello nel cuore pulsante della città, a pochi passi da Campo de' Fiori.

Questo passaggio coperto, incastonato tra Via di Grotta Pinta e Piazza del Biscione, offre un viaggio nel tempo che unisce la Roma imperiale, medievale e barocca. Il tutto, in pochi metri di camminata silenziosa.
Ci portano alla scoperta di questo luogo così suggestivo la coppia di travel creator Graziano Mancuso e Federica Girardi (@voyavels).

Il Passetto del Biscione affonda le sue radici nel I secolo a.C., quando faceva parte della struttura del Teatro di Pompeo, il primo teatro in muratura dell'antica Roma. All'epoca, questo corridoio collegava la cavea del teatro con l’esterno, rappresentando un passaggio funzionale e strategico. Nel Medioevo, i resti del teatro furono inglobati nella chiesa di Santa Maria in Grottapinta. Successivamente, divennero parte delle proprietà della potente famiglia Orsini, che eresse qui il proprio palazzo.

Non a caso, il nome “Biscione” proviene dallo stemma araldico della famiglia, raffigurante un serpente che divora un uomo, simbolo che ha lasciato la sua impronta in tutta la zona. Questo passaggio, poco appariscente dall’esterno, è una soglia fisica e simbolica tra epoche sovrapposte, tutte stratificate nel tessuto urbano del centro storico romano.

Roma, affreschi restaurati, edicole perdute e il fascino della riscoperta: il Passetto del Biscione

Nonostante le sue dimensioni ridotte, il Passetto del Biscione custodisce elementi artistici di grande valore. Le sue pareti sono decorate con affreschi rinascimentali, raffiguranti putti, festoni floreali e colonne dipinte che creano l’illusione di un tempio in miniatura. In passato, il passaggio ospitava l’edicola della Madonna della Misericordia, dipinta da Scipione Pulzone nel 1594, un’opera oggi conservata nella chiesa di San Carlo ai Catinari.

Questo affresco, nascosto alla vista, diede origine al proverbio romano “andare a cercare Maria per Roma”. Alludendo alla difficoltà nel trovare qualcosa di nascosto ma prezioso. Dopo anni di abbandono, il passetto è stato restaurato nel 2014 grazie all’impegno del Centro studi Cappella Orsini, tornando così ad accogliere curiosi e appassionati che cercano la Roma meno conosciuta. È uno di quei luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, e ogni passo risuona come un’eco del passato.