Vino rosso, fa davvero bene al cuore? Nutrizionista fa chiarezza

Il vino rosso fa davvero bene al cuore, oppure è un mito? Ecco la spiegazione dell'esperto.

Il vino rosso rappresenta da sempre un simbolo della tradizione alimentare italiana, con un forte valore culturale e conviviale. Negli ultimi anni, tuttavia, il modo in cui viene consumato è cambiato sensibilmente. Si beve meno, ma con maggiore attenzione alla qualità e al contesto. Le nuove generazioni, più attente alla salute e alla sostenibilità, tendono a scegliere vini pregiati e a consumarli solo in occasioni speciali. La cena resta il momento in cui il vino rosso è più presente, anche se trova spazio anche a pranzo e in situazioni informali. La fascia di età più fedele al consumo regolare va dai 53 ai 73 anni, mentre i giovani preferiscono un approccio più saltuario e selettivo, adattando la scelta della bevanda allo stile di vita.

Il vino rosso non è solo da bere: in cucina è un ingrediente essenziale, capace di esaltare i sapori di carni, salse e primi piatti, e viene spesso impiegato anche per marinature o per recuperare quello avanzato. Sul fronte della salute, l'eccesso di vino rosso ha degli effetti negativi, come per tutte le bevande alcoliche: danni al fegato, aumento della pressione, dipendenza e crescita del rischio di alcune forme di tumore. È credenza diffusa, però, che il consumo moderato di vino faccia bene alla salute, e in particolare al cuore. Ma è vero, o è solo una credenza?

Vino rosso: è vero che fa bene al cuore? La spiegazione del nutrizionista

A fare chiarezza, è stato un noto nutrizionista ed esperto di alimentazione, il dottor Marco Donghi, noto come Nutritrainer. L'esperto ha spiegato che la credenza che il vino rosso faccia bene al cuore è collegata al paradosso francese. Secondo il paradosso francese, i francesi avrebbero un'incidenza minore della media di eventi cardiovascolari perché consumano tanto vino rosso. Per quanto sia vero che, in media, l'incidenza di eventi cardiovascolari in Francia è effettivamente minore, spiega l'esperto, questo non è attribuibile direttamente al vino rosso. È attribuibile, cioè, a un movimento maggiore, e a un consumo di alimenti come pesce, cereali integrali e frutta.

Vino rosso cuore
Nel bilancio, dunque, considerando effetti positivi e negativi, non si può dire che il vino sia senza rischi e che faccia bene al cuore. (Fonte: Instagram - @marco_donghi_nutritrainer).

Nonostante sia vero che il vino rosso contiene polifenoli e resveratrolo, che hanno degli effetti positivi su cuore, circolazione e memoria, dunque, spiega l'esperto, non si può consigliare il consumo di vino rosso per la salute. Esso, infatti, contiene alcool, che è una molecola dannosa. Perciò, nonostante la presenza di polifenoli e resveratrolo, che possono avere effetti positivi, considerando l'intera bevanda e il contenuto di alcool, non si può dire che il vino rosso faccia effettivamente bene al cuore. Ciò non significa che non si deve consumare, ma che il suo consumo deve essere moderato, e che non può essere associato a effetti positivi sulla nostra salute. Inoltre, spiega l'esperto, il resveratrolo si trova anche in alimenti come i mirtilli, l'uva e il cacao: meglio, dunque, consumare questi ultimi, che non contengono alcool.