Roma, l'evento imperdibile del 2025 secondo Caterina Balivo: l'artista che il mondo ci invidia

La conduttrice tv Caterina Balivo consiglia una mostra straordinaria: a Roma, fino al 6 luglio, l'arte unica di Caravaggio in mostra al Palazzo Barberini

Una conduttrice brava, spigliata, versatile: Caterina Balivo è tra i volti tv più amati del piccolo schermo. Impegnatissima quest'anno con La volta buona, il fortunato format con cui Rai le ha affidato un'importante fascia pomeridiana di ascolti, la conduttrice napoletana è anche molto attiva sui social. Dove condivide, con i numerosi fan che da tutta Italia la seguono, momenti della sua vita professionale, ma anche di quella familiare e, più in generale, personale. Bella la strategia comunicativa di Balivo: spontanea e naturale come appare lei stessa nel piccolo schermo, sui suoi profili social vediamo Caterina spesso godersi semplicemente l'aria aperta, e la buona compagnia.

E molto spesso, cosa che le fa onore, la presentatrice Rai fa anche a tutti gli effetti un'opera di divulgazione culturale. Visitando siti archeologici, come, di recente, i Fori imperiali di Roma, Balivo invita la sua community a fare altrettanto. E a scoprire, quindi, gli innumerevoli tesori che la nostra Penisola offre. Insomma, non perde occasione, Caterina, come si vede anche dall'ultimo post da lei condiviso qualche ora fa su Instagram. Dove vediamo la showgirl sorridente dinanzi alla magnificenza di un artista che il mondo intero invidia all'Italia, il Caravaggio.

Roma, la mostra del Caravaggio: al Palazzo Barberini fino al 6 luglio

Tra le cose da fare in questo 2025, secondo Caterina Balivo, c'è senza dubbio la visita, meglio se guidata, suggerisce il volto Rai, della mostra di Caravaggio a Roma. Allestita nello splendido Palazzo Barberini, la mostra sarà aperta al pubblico fino al 6 luglio. Oltre due mesi, quindi, di tempo, per non perdersi una bella occasione per ammirare da vicino le opere di Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, uno dei più grandi e influenti pittori italiani, attivo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Il cui soprannome, Caravaggio, deriva dal borgo omonimo vicino a Milano, luogo d’origine della sua famiglia.

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Secondo la presentatrice de La volta buona, questa mostra rappresenta "un’occasione unica per conoscere questo grande artista dalla vita travagliata, la cui arte ha lasciato un’impronta indelebile nella storia". E condivide anche un pensiero personale: "Io lo amo da sempre, soprattutto per il dipinto di Caterina D’Alessandria", la santa di cui porta il nome, il cui onomastico si celebra il 25 novembre. Balivo riporta un famoso aneddoto storico relativo a Caravaggio: "Pare che l'artista italiano avesse visto il martirio di Beatrice Cenci. Dietro la Santa si vede una rappresentazione realistica di uno strumento di tortura, la ruota dentata che però è spezzata: un riferimento alla leggenda secondo cui la ruota di tortura a cui stava per essere sottoposta si ruppe. In basso sul cuscino la palma del martirio, che va ad incrociare la lama insanguinata della spada con la quale alla fine fu decapitata".