La Versailles italiana in Emilia-Romagna: un vero gioiello poco conosciuto

In Emilia-Romagna c'è la Versailles italiana: una villa incantata tra giardini, affreschi e sale tutte da visitare.

Incastonata tra il fascino della campagna emiliana e la vivacità culturale di Parma, la Reggia di Colorno è una gemma spesso sottovalutata che merita assolutamente una visita. Conosciuta come la "Versailles italiana", questa reggia sorprende per la sua maestosità e per il ricco intreccio di storia, arte e bellezza architettonica che la caratterizza. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e che racconta, sala dopo sala, la grandezza delle corti europee.

La Versailles italiana in Emilia-Romagna: un luogo incantato poco conosciuto

Le origini della Reggia di Colorno risalgono al XIV secolo, quando venne costruita una rocca con scopi militari. Ma è nel Rinascimento che inizia la sua trasformazione in dimora nobiliare grazie alla contessa Barbara Sanseverino. Non si limitò a ristrutturarla: la arricchì con opere d’arte di maestri come Tiziano, Correggio, Raffaello e Mantegna. Un patrimonio immenso, che però non bastò a salvarla dalla confisca da parte dei Farnese nel 1612.

Stando alle notizie storiche, fu proprio sotto i Farnese che la Reggia cambiò volto. Grazie all'intervento dell’architetto Ferdinando Galli da Bibbiena, l’edificio assunse una veste barocca, più consona alla magnificenza che i duchi desideravano. Ma la vera svolta arrivò nel Settecento, quando Filippo di Borbone e sua moglie Luisa Elisabetta, figlia del re di Francia Luigi XV, chiamarono l’architetto Ennemond Alexandre Petitot. L’obiettivo era chiaro: portare a Colorno lo stesso splendore di Versailles. A mostrare alcune immagini, la creatrice di contenuti, conosciuta sui social e in particolare su Instagram come @jasminelamieri. 

cappella ducale reggia colorno
La cappella ducale nella reggia di Colorno. Fonte: Instagram

La stessa creatrice di contenuti che ha mostrato alcune immagini della splendida reggia, spiega come la si può visitare. Innanzitutto, la parte esterna, ossia i giardini, sono visitabili gratuitamente, mentre il palazzo e la cappella ducale, li si può visitare al costo di soli 10 euro in autonomia, mentre e 12 con la visita guidata. La parte spettacolare è il giardino. La particolarità dell'interno, non sono le sale ben arredate e ricche, ma la quantità spettacolare di affreschi.

Una Versailles tutta italiana

Passeggiando tra i saloni e i corridoi della Reggia di Colorno si percepisce subito il richiamo alla reggia francese. La Sala del Trono, ideata da Petitot, è un esempio precoce e raffinato di neoclassicismo europeo. Gli appartamenti ducali, con affreschi originali e decorazioni d’epoca, raccontano l’eleganza di una corte che voleva stupire. Particolare attenzione va alla Cappella Ducale di San Liborio, un piccolo capolavoro barocco che conserva uno dei più straordinari organi Serassi mai costruiti, con quasi 3.000 canne. Gli appassionati di arte e cultura rimarranno incantati anche dai salottini cinesi e dalla sala delle porcellane, testimonianze del gusto cosmopolita dell’epoca.

Infine c'è il giardino, un grande protagonista. Realizzato secondo il modello francese, con viali prospettici, fontane scenografiche e boschetti geometrici, è uno spazio di quiete e armonia che incarna perfettamente l’ideale settecentesco di ordine e bellezza. È gratuito e aperto tutto l’anno, perfetto per una passeggiata rigenerante in ogni stagione. Oggi la Reggia è un polo culturale vivo. Ospita eventi, mostre e manifestazioni, ma anche l’importante scuola internazionale di cucina ALMA, fondata dal Maestro Gualtiero Marchesi. Un connubio unico tra storia, arte e alta formazione che rende la visita ancora più interessante.