Russell Crowe è il protagonista di un film, diretto da uno dei più amati registi italiani: su RaiPlay, è disponibile Padri e figlie di Gabriele Muccino.
Su RaiPlay è disponibile in streaming gratuito Padri e figlie, un film intenso e commovente con Russell Crowe diretto da Gabriele Muccino. Si tratta di un dramma familiare che intreccia due linee temporali, esplorando con delicatezza il legame profondo ma lacerato tra un padre e la sua bambina, nell’arco di venticinque anni. Padri e figlie (2015) si apre nel 1989. Jake Davis, interpretato da Russell Crowe, è uno scrittore affermato e vincitore del Premio Pulitzer. Dopo la morte improvvisa della moglie in un incidente d’auto, Jake si trova solo a crescere la figlia Katie. La tragedia lo segna profondamente, causandogli crisi epilettiche e problemi neurologici che peggiorano fino a costringerlo a un lungo ricovero ospedaliero.
Durante la sua assenza, Katie viene affidata temporaneamente agli zii, Elisabeth e William, che cercano di ottenerne la custodia legale, convinti che Jake non sia più in grado di occuparsene. Jake, però, non si arrende. Nonostante il deteriorarsi della salute, combatte per riavere la figlia, trovando nel dolore la forza per scrivere il suo libro più famoso, Padri e figlie, dedicato proprio al loro rapporto. Questo successo letterario gli consente di riabbracciare Katie, ma il destino non gli concede molto tempo: la sua vita si spegne poco dopo.
Su RaiPlay, Russell Crowe colpisce nel profondo in un film diretto da un amatissimo regista italiano
Nel tempo presente, la figlia Katie è ormai adulta e lavora come assistente sociale. Il volto maturo e fragile di Amanda Seyfried riflette il segno di un’infanzia difficile. La donna ha chiuso ogni spiraglio all’intimità, rifugiandosi in rapporti fugaci e incapace di costruire legami stabili. Il trauma non elaborato riaffiora nella relazione con Lucy, una bambina silenziosa e ferita, che Katie prende in carico. Attraverso il rapporto con lei, riesce pian piano a riconnettersi con la propria sofferenza, vedendosi riflessa in quello sguardo chiuso al mondo. L’incontro con Cameron, un giovane affascinato dai romanzi del padre, apre una crepa nel muro emotivo. Cameron cerca di costruire qualcosa di autentico con Katie, ma solo quando lei accetta di confrontarsi con le ombre del passato, può davvero permettersi di amare.
Gabriele Muccino, al suo quarto film girato negli Stati Uniti, torna a esplorare i legami familiari, tema centrale della sua filmografia. Il racconto si muove tra passato e presente, con una narrazione emotivamente stratificata. In questo lavoro, Muccino mostra una regia più contenuta e matura, lasciando spazio ai silenzi, alla recitazione misurata e alla profondità psicologica dei personaggi. Pur mantenendo il gusto per il pathos, qui sceglie una via più sobria. La sceneggiatura di Brad Desch si concentra sul rapporto padre-figlia e sulle sue ricadute nella vita adulta, mentre la regia ne amplifica la densità emotiva, evitando le consuete derive melodrammatiche.
Un cast corale ben orchestrato
Russell Crowe offre un’interpretazione di grande intensità. Il suo Jake Davis è un uomo spezzato, ma animato da una forza silenziosa. L’attore riesce a comunicare amore, fragilità e dignità, rendendo il personaggio autentico e struggente. Muccino lo dirige con rispetto e attenzione, assecondandone la profondità espressiva senza mai caricare eccessivamente le scene. Il risultato è una rappresentazione della paternità sofferta, ma mai retorica. Accanto a Crowe e Seyfried, il film si avvale delle interpretazioni sensibili di Kylie Rogers, nel ruolo di Katie da bambina, e Aaron Paul, nei panni di Cameron. Diane Kruger e Bruce Greenwood danno corpo agli zii, figure rigide e ambigue. Lucy, la bambina che Katie cerca di aiutare, è interpretata da Quvenzhané Wallis, mentre Octavia Spencer e Jane Fonda arricchiscono il cast con ruoli secondari ma incisivi.

Padri e figlie è un racconto di perdita e resilienza, di amore e redenzione. Tocca con delicatezza il tema dell’infanzia violata e della difficoltà di vivere il presente quando il passato non è stato elaborato. È un film che emoziona senza facili sentimentalismi, adatto a chi cerca storie che parlano di fragilità e rinascita, in cui ogni gesto, ogni sguardo, ha un peso emotivo. Grazie alla sua intensità, è destinato a restare impresso nella memoria dello spettatore. E ora, è disponibile gratuitamente su RaiPlay: ve lo consigliamo, perché è un film che resta dentro.