Due influencer italiani scoprono un villaggio nel quale si vive come nel 1700: ecco perché e dove si trova.
A pochi chilometri da Lancaster, cittadina dal volto tipico americano, si estende un mondo parallelo in cui il tempo sembra essersi fermato. Qui vivono gli Amish, una comunità cristiana che ha deciso di seguire un cammino diverso rispetto alla società moderna. Niente elettricità, niente automobili, niente internet. Ma dietro questa scelta c’è una consapevolezza ben precisa: fede e un’idea di cosa significhi vivere in armonia con i propri valori.
Gli Amish affondano le loro radici nella Svizzera del XVII secolo, dove nacquero come ramo dissidente della chiesa mennonita, sotto la guida del vescovo Jakob Ammann. Perseguitati per le loro idee religiose, iniziarono a migrare verso gli Stati Uniti nel corso del Settecento. Oggi la loro presenza è particolarmente forte in Pennsylvania, Ohio e Indiana. La contea di Lancaster è forse la più celebre, divenuta simbolo di questa cultura alternativa. Due italiani, conosciuti come @trip.n.roll e da sempre molto attivi sui social con i loro viaggi e curiosità, lo hanno scoperto e ne hanno parlato in un loro video sui social e hanno mostrato alcune immagini.
Italiani scoprono un villaggio nel quale si vive come nel 1700: ecco perché
L’immagine più diffusa degli Amish è quella di uomini con cappello nero e barba lunga, e donne con abiti sobri e grembiuli bianchi. L’aspetto più sorprendente di questa comunità è il loro rifiuto dell’elettricità di rete. Non si tratta però di una negazione ideologica della tecnologia, quanto di una selezione consapevole. Gli Amish ritengono che collegarsi alla rete elettrica pubblica possa introdurre nella loro quotidianità elementi estranei e disgreganti. Preferiscono quindi fonti di illuminazione come le lampade a gas, le candele o, più recentemente, i pannelli solari. Questi ultimi, se utilizzati con discrezione e per necessità ben precise, sono tollerati in alcune comunità.
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Contrariamente a quanto si possa pensare, gli Amish non rifiutano ogni forma di tecnologia. La loro visione è guidata dall’“Ordnung”, un insieme di regole non scritte che definisce ciò che è ammesso e ciò che non lo è. L’obiettivo principale è preservare la coesione della comunità e proteggere la famiglia. Macchinari agricoli moderni, ad esempio, vengono utilizzati se alimentati a diesel o a batteria, ma non se richiedono corrente elettrica.

Persino cellulari e computer possono trovare posto nella loro vita, ma con forti limitazioni: solo per motivi lavorativi, mai all’interno delle abitazioni, e comunque sempre con uno sguardo critico. Alcuni Amish che gestiscono attività commerciali, come panetterie o falegnamerie, fanno uso di dispositivi tecnologici per comunicare con clienti o fornitori. Ma appena finito l’orario di lavoro, quel telefono viene spento e riposto. I due influencer, tra l'altro, hanno visitato il posto per 89 dollari.
Le rinunce più evidenti
Ciò che più colpisce, osservando la vita degli Amish, è la totale assenza di automobili, televisori e connessioni internet. Gli spostamenti avvengono ancora su carrozze trainate da cavalli, i celebri buggies, che ormai sono diventati uno dei simboli iconici della comunità. Il rifiuto di auto e mezzi privati non nasce da un rifiuto della comodità, ma dalla volontà di mantenere la comunità unita, limitando la mobilità individuale e l’autonomia eccessiva. Televisione e internet sono considerati pericolosi non tanto per i contenuti in sé, ma per la loro capacità di introdurre valori estranei, individualisti e spesso consumistici. Per gli Amish, la vera ricchezza sta nelle relazioni umane, nel lavoro condiviso, nella fede vissuta quotidianamente.
Ogni aspetto della loro vita è improntato alla semplicità. I vestiti, rigorosamente realizzati a mano, sono privi di ornamenti e seguono codici ben precisi. L’istruzione si limita a qualche anno di scuola primaria, giusto il necessario per affrontare la vita agricola e artigianale che li attende. Anche la sanità segue una logica comunitaria. Niente assicurazioni o interventi pubblici: se un membro si ammala, è l’intera comunità a farsene carico. Il senso di solidarietà e responsabilità collettiva è il vero collante di questo microcosmo. La vita di questa comunità che vive a Lancaster, nel Nord Ovest dell'Inghilterra, ci pone dinanzi a delle domande: quanto, effettivamente, la tecnologia può coinvolgere la nostra vita?