Due novità importanti sull'Assegno Unico Universale, per quanto riguarda il mese di maggio: riguardano un possibile anticipo e l'aumento dei pagamenti. Ecco la spiegazione dell'esperto.
A partire dal 3 aprile 2025, i buoni fruttiferi postali, i libretti postali e i titoli di Stato fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare non rientrano più nel calcolo dell’ISEE. La nuova regola, introdotta con l’aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica, permette di escludere dal patrimonio mobiliare queste forme di risparmio, purché non superino la soglia indicata. In caso contrario, solo la parte eccedente va dichiarata. Questo cambiamento ha effetti rilevanti sull’accesso a numerose prestazioni sociali, tra cui l’Assegno Unico Universale, che si basa proprio sull’indicatore ISEE.
Le nuove regole possono permettere a molte famiglie di rientrare in fasce ISEE più favorevoli, aumentando così l’ammontare del sostegno economico. Aggiornare tempestivamente la DSU - Dichiarazione Sostitutiva Unica secondo i criteri validi dal 2025 diventa, quindi, essenziale per ottenere i benefici massimi previsti. Le maggiorazioni legate a condizioni familiari particolari restano confermate, rendendo ancora più vantaggioso un ISEE ridotto. Questa novità riguarda anche l'importo dell'Assegno Unico e Universale che, per alcune famiglie, può aumentare.
Assegno Unico Universale: per chi sono previsti aumenti e anticipi sui pagamenti
L’Assegno Unico, destinato alle famiglie con figli a carico, prevede importi variabili: chi ha un ISEE fino a circa 17.090 euro riceve il massimo previsto, pari a circa 201 euro mensili per figlio minorenne. Oltre i 45.939 euro, o in assenza di ISEE, si accede invece al minimo, ovvero 57,5 euro al mese. L’importo diminuisce in modo progressivo tra questi due estremi. A partire dalla quota del mese di aprile, che viene percepita nel mese successivo, dunque, chi ha aggiornato le informazioni sui buoni fruttiferi postali, libretti postali e titoli di Stato, adattandole ai cambiamenti previsti dallo scorso 3 aprile, potrebbe avere una fascia di reddito più bassa del solito. Per questo motivo, il passaggio di fascia di reddito potrebbe influenzare anche l'importo dell'Assegno Unico Universale. A rivelarlo, è stato anche un noto esperto di contabilità, il ragioniere Nico Iodice.
Iodice ha, infatti, spiegato, che chi ha aggiornato tempestivamente la propria DSU, potrà ricevere un aumento sul pagamento dell'Assegno Unico Universale, se la fascia di reddito si sarà effettivamente abbassata. Lo riceverà, in particolar modo, se, togliendo i dati sui buoni fruttiferi postali, avrà una fascia di reddito inferiore ai 17.000 euro: in questo caso, infatti, a partire dal mese di maggio guadagnerà circa 201 euro per ciascun figlio minorenne. Inoltre, il pagamento dell'AUU, questo mese, potrebbe arrivare in anticipo.
L'anticipo al 19 maggio: perché e per chi
Il ragioniere ha spiegato che, invece del 20 maggio, alcune famiglie potrebbero ricevere il pagamento dell'AUU un giorno prima. A maggio 2025, l’Assegno Unico Universale viene accreditato a partire dal 20 del mese per la maggior parte dei beneficiari senza variazioni nel nucleo familiare. Tuttavia, alcuni riceveranno il pagamento già il 19 maggio, grazie a un anticipo tecnico adottato da banche o Poste per facilitare i flussi operativi, dato che il 20 cade di martedì. Tale dinamica non rappresenta un’eccezione: negli anni precedenti, l’INPS ha spesso disposto gli accrediti tra il 18 e il 20 per evitare congestioni nei sistemi bancari.

Si tratta, dunque, di una prassi consolidata volta a garantire regolarità e puntualità nei pagamenti, non di un’anomalia o ritardo. Per capire se si riceverà il 19 maggio o il 20 maggio, basta consultare il Fascicolo Previdenziale del cittadino, sul portale INPS. Non c'è un criterio preciso per cui alcuni riceveranno il pagamento il 19, e altri il 20. Vi consigliamo, dunque, di consultare il Fascicolo per capire quando si verrà pagati.