Un borgo millenario, caratterizzato da un patrimonio artistico e culturale ricchissimo, e da panorami mozzafiato: si trova nelle Marche, ed è caratterizzato anche dalla presenza di splendide sorgenti termali.
Nel cuore del Montefeltro, tra le colline sinuose delle Marche, si trova Macerata Feltria, un borgo che unisce radici antiche, benessere naturale e paesaggi di rara bellezza. Questo piccolo centro, adagiato nella provincia di Pesaro e Urbino, rappresenta una sintesi perfetta tra cultura, relax e natura. Per le sue caratteristiche, è stato inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”. Le origini del borgo affondano in un passato mitico, attribuito ai Pelasgi, antichi navigatori provenienti dalla Grecia preellenica.
In epoca romana, Macerata Feltria era conosciuta come Pitinum Pisaurense, un importante centro commerciale grazie alla sua posizione strategica lungo le vie che collegavano l’entroterra all’Adriatico. Prosperò nel commercio del legname, favorito dalla vicinanza a vaste aree boschive. Dopo l’invasione dei Goti e la conseguente distruzione, il borgo fu ricostruito sulle proprie rovine, da cui deriva il termine “Macerata”. Nei secoli, fu conteso dalle potenti famiglie dei Malatesta e dei Montefeltro, fino a entrare a far parte del Ducato di Urbino, vivendo così una stagione di vivace fermento culturale e stabilità amministrativa.
Marche: c'è un borgo millenario caratterizzato dalla presenza di sorgenti termali meravigliose
Tra gli elementi che rendono unico questo borgo vi sono le sue celebri sorgenti termali, in particolare quella di Certalto. Le acque, ricche di sali minerali e classificate come solfuree, bicarbonate e calcio-magnesiache, alimentano il moderno stabilimento “Pitinum Thermae”. In questa struttura è possibile accedere a trattamenti terapeutici che spaziano dalle inalazioni ai fanghi, fino alle terapie riabilitative, il tutto immerso in un contesto verde e rigenerante. La presenza di queste risorse rende Macerata Feltria un punto di riferimento per chi è alla ricerca di benessere e tranquillità, a contatto con una natura poco contaminata.

Passeggiare per le vie di Macerata Feltria significa fare un tuffo nel passato. Il centro storico è un intreccio di architetture medievali, scorci pittoreschi e monumenti che raccontano la stratificazione storica del luogo. La parte più alta, nota come “Castello”, conserva ancora oggi la Torre Civica, il Palazzo del Podestà e tratti di mura originarie. Nella parte più recente, settecentesca, si trovano eleganti palazzi, musei e chiese di grande valore storico e artistico. Tra le tappe imperdibili spiccano la Chiesa di San Francesco, la Parrocchiale di San Michele Arcangelo con il Crocifisso trecentesco di Carlo da Camerino, e la Pieve di San Cassiano in Pitino, una delle più antiche del Montefeltro.
A queste si affiancano musei che valorizzano aspetti curiosi e meno noti della cultura locale, come il Museo della Radio d’Epoca o quello di Archeologia Industriale. Il Teatro Battelli, datato 1932, rappresenta una vera chicca architettonica, tuttora animata da eventi culturali. Circondato da colline, boschi e sentieri, il borgo offre numerose opportunità per escursioni, passeggiate e momenti di relax in mezzo alla natura, completando un’offerta turistica che punta sull’autenticità e sulla qualità della vita.
Macerata Feltria a maggio: il periodo ideale e l'itinerario di due giorni per un weekend indimenticabile
Visitare Macerata Feltria nel mese di maggio significa coglierla nel suo momento più luminoso. Il clima mite, la fioritura primaverile e la minore affluenza rispetto all’estate permettono di godere appieno delle sue bellezze. Le giornate si prestano a camminate nei boschi, picnic all’aperto, visite culturali e rigeneranti pause alle terme. Anche la vita del borgo si anima con eventi locali, mantenendo però un’atmosfera serena e autentica, lontana dal turismo di massa.
Il primo giorno può iniziare con una passeggiata nel borgo alto, tra la Torre Civica, il Palazzo del Podestà e le mura antiche. Qui si respira il cuore medievale della località. Si prosegue con una visita al Museo Civico Archeologico e Paleontologico, dove reperti antichi raccontano le origini romane e preromane del territorio. Dopo un pranzo a base di piatti locali in una trattoria del centro, il pomeriggio può essere dedicato alle chiese storiche, tra cui San Francesco e San Michele Arcangelo. Non lontano si trovano il Museo della Radio e Palazzo Gentili Belli, esempi di memoria artigianale e industriale. La sera è il momento ideale per concedersi un percorso termale alle “Pitinum Thermae”, con trattamenti rilassanti in un contesto naturalistico.
Il secondo giorno in questo borgo millenario delle Marche si apre con un'escursione nelle aree verdi intorno al borgo, magari lungo i sentieri verso Monteboaggine, immersi in una natura incontaminata. Da non perdere la visita alla Pieve di San Cassiano, che sorge isolata tra i prati. Dopo un pranzo in agriturismo o all’aperto, si può visitare il Teatro Battelli e, se possibile, assistere a uno spettacolo. Infine, una passeggiata nel borgo basso tra botteghe e vedute panoramiche può concludere il soggiorno con una sosta finale per ammirare il tramonto sulle colline marchigiane.