Attenzione se ricevete una telefonata da una certa Jessica Dupont: la denuncia di Chi l'ha visto?
Il chi va là arriva da Chi l'ha visto?, trasmissione storica di Rai 3. Che, tramite i suoi canali social, mette in guardia da un nome: Jessica Dupont. Questa la presunta falsa identità usata da una sedicente giovane donna, dietro la quale si nasconderebbe, in realtà, uno spietato truffatore. Il sospetto viene guardando la clip diffusa dalla trasmissione Rai condotta da Federica Sciarelli. Nel video in questione, un uomo smaschera quella che fino a poco tempo prima reputava essere una donna con cui aveva instaurato una relazione sentimentale. I due parlano al telefono, e lui le dice, senza giri di parole: "Sto male perché sei uomo e fai finta di parlare da donna: sei una truffatrice. Ti ho già denunciato alla polizia postale, sta zitta".
Un video di grande impatto, con cui Chi l'ha visto? annuncia quello che a tutti gli effetti sembra essere uno dei tanti tentativi di truffe romantiche. “Attenti alla falsa ‘Jessica Dupont’, ha truffato mio padre sui social”, la segnalazione di una telespettatrice, autrice del video. Le foto che il presunto truffatore avrebbe usato per convincere la sua vittima, sarebbero state rubate a una donna italiana, "che annuncia un’azione legale", fa sapere la trasmissione di Rai 3. La voce di chi dice di essere Jessica Dupont sembra, in effetti, quella di un uomo che tenta di imitare una voce femminile.
Truffe romantiche: “Attenti alla falsa ‘Jessica Dupont’, ha truffato mio padre sui social”. Le foto rubate a una donna italiana, che annuncia un’azione legale. Al telefono camuffa la voce in modo grossolano. Ci sono altre segnalazioni?#chilhavisto→https://t.co/5bPUeC25VW pic.twitter.com/1eCNhEYgeV
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) April 27, 2025
Telefonata 'sospetta', la prudenza non è mai troppa
"Questo cognome, Dupont, ha contattato anche me. Non era una donna, ma un uomo, ma io tanto li blocco sul nascere", scrive un utente, rispondendo alla segnalazione social di Chi l'ha visto?. "Secondo me dovremmo stare al gioco, e, mentre cercano di prenderci in giro, andare alla polizia postale e fare gestire a loro. Dobbiamo però tenerli online per aiutare le forze dell'ordine", suggerisce un'altra utente.
Insomma, una telefonata che potrebbe costare cara, carissima. Le truffe romantiche sono infatti molto più diffuse di quel che crediamo, e si sviluppano spesso su piattaforme online, come siti di incontri, social network o app di messaggistica. I truffatori creano profili falsi, utilizzando foto attraenti e informazioni inventate per risultare credibili e affascinanti. Dopo aver instaurato una relazione emotiva con la vittima, solitamente in tempi relativamente brevi, il truffatore inventa una crisi improvvisa – problemi di salute, incidenti, difficoltà economiche – e chiede denaro con la promessa di restituirlo o di incontrarsi presto di persona. Le richieste si fanno sempre più insistenti, mentre l'incontro reale viene rimandato con continue scuse.