L'intervista all'ottico di Papa Francesco: "Sembrava una fiction"
Sono in corso in queste ore i funerali di Papa Francesco, evento di portata mondiale per dire addio a uno dei papi più amati degli ultimi decenni. Il Santo Padre si è spento all'età di 88 anni lo scorso 21 aprile: centinaia di migliaia le persone che si sono radunate in Piazza San Pietroburgo per seguire il corteo funebre verso Santa Maria Maggiore. Un Vaticano gremito e blindato, per dare l'ultimo saluto a Jorge Maria Bergoglio. Oltre 250.000 le persone che nei giorni scorsi, appresa la notizia della scomparsa del Pontefice, si sono riversate in città per rendere omaggio a Francesco. Giorni molto intensi, di lacrime e preghiere, proprio nel bel mezzo del Giubileo di Roma.
Giorni dolorosi, in cui si ricorda un Papa che ha sicuramente fatto la storia della chiesa, con i suoi messaggi da molti definiti rivoluzionari e controcorrenti. Di sicuro, un Pontefice molto più vicino al popolo e alla gente, che sarà ricordato proprio per i suoi modi di fare diretti, e per la semplicità che ha sempre dimostrato. Anche con comportamenti, per così dire, comuni.
Come quella volta che, per riparare i suoi occhiali, ha voluto recarsi personalmente nel negozio di ottica di fiducia. Episodio che è stato raccontato nel corso della trasmissione Mattino 5, dove sono stati intervistati i titolari dell'attività fortunata scelta da Bergoglio.
Papa Francesco, il ricordo del suo ottico di fiducia: "Gli dissi: Santità, benvenuto a casa"
Le telecamere di Mattino 5 hanno intervistato Alessandro Spiezia, titolare del negozio in questione, situato a due passi da piazza del Popolo, e suo figlio Luca. “Il nostro rapporto con il Papa è nato in maniera molto particolare e originale”, racconta il negoziante. Un giorno, era il 2015, "venne il segretario del Santo Padre per riparare un'astina degli occhiali. Dissi al segretario che erano da cambiare, ma lui risponde no, il Santo Padre ha deciso di ripararli. Non ci sono stati problemi: li abbiamo riparati, e il giorno dopo il segretario è venuto a ritirarli".
"Pensavo che la cosa fosse finita lì, ma a distanza di pochissimo, sempre il segretario, viene e dice: guarda Alessandro, Papa Francesco vuole aggiornare i suoi occhiali. Benissimo, dissi, verremo a Santa Marta a misurare la vista del Santo Padre. Ritorna il segretario, dicendo che il Papa aveva deciso di venire in negozio a fare gli occhiali, perché secondo il suo punto di vista, gli occhiali si vanno a fare dall’ottico. Potete immaginare l’emozione che ho provato".
"A distanza di pochi giorni, alle 7 di sera, è entrato in negozio: io sono uscito, gli dissi: “Santità, benvenuto a casa”. Quando è entrato, nessuno immaginava che un papa potesse entrare in un negozio, pensavano fosse una fiction. Dalle vetrine le persone si fermavano, una moltitudine di persone, non potevo immaginare tanta gente. Abbiamo fatto gli occhiali, la visita, deciso le sue montature, perché lui non voleva cambiarle, abbiamo solo cambiato le lenti. La cosa più bella è che lui non è che si è alzato ed è andato via, no: si è messo a parlare con me, con mio figlio Luca, con mia moglie".
In quell'occasione, Luca mostrò la foto dei figli a Papa Francesco, per chiedergli una benedizione. “Ho pensato: ma quando mi ricapita di avere il Papa a 5 cm? Così ho preso coraggio. Il bello è che non faceva pesare il fatto che fosse il papa: è arrivato in negozio come una persone comune, e si è presentato”.