Una Pasquetta fuori dal comune: la tradizione di Nocera che sfida il calendario
In Italia la Pasquetta, o lunedì dell’Angelo, è sinonimo di gite fuori porta, picnic nei prati, e momenti di convivialità con amici e parenti. Segue immediatamente la domenica di Pasqua e rappresenta un’occasione per celebrare la rinascita primaverile in modo informale e gioioso. Che si tratti di escursioni in montagna, grigliate in campagna o visite culturali, la Pasquetta è una delle feste più attese del calendario italiano. Tuttavia, esiste una cittadina campana dove questa consuetudine viene stravolta da secoli: a Nocera, infatti, la Pasquetta si celebra di martedì, con una puntualità che ha resistito a quattro secoli di storia.
Questa curiosa usanza affonda le radici nel lontano 1598, quando un evento sanguinoso sconvolgeva regolarmente la vita dei nocerini. Il Monte Albino, nei pressi del santuario di Santa Maria dei Miracoli, diventava teatro di vere e proprie battaglie tra gli abitanti di Nocera Soprana (le attuali Nocera Superiore e Inferiore) e quelli di Nocera Sottana (oggi Pagani). Entrambe le comunità si recavano in pellegrinaggio al santuario nella stessa giornata — il lunedì di Pasquetta — e i rancori storici tra i due gruppi degeneravano in violenti scontri con bastoni, pietre e coltelli, lasciando sul terreno numerosi feriti e non pochi morti.
Per porre fine a questa tragica usanza, intervenne l’arcivescovo di Sorrento, Carlo Baldini, con una decisione drastica ma efficace: stabilì che il pellegrinaggio si sarebbe svolto in giorni diversi. Il lunedì sarebbe spettato agli abitanti di Pagani, mentre i cittadini di Nocera avrebbero celebrato la Pasquetta il martedì successivo, evitando così ogni possibile incrocio tra le due fazioni. Una scelta tanto pragmatica quanto innovativa, che riuscì nell’intento di pacificare la zona senza annullare una tradizione religiosa profondamente sentita.
Una tradizione viva ancora oggi: la Pasquetta nocerina del martedì
Nonostante siano trascorsi oltre quattrocento anni, la città di Nocera continua a osservare fedelmente questa tradizione singolare. Ogni anno, mentre il resto d’Italia smaltisce le abbuffate del lunedì dell’Angelo, a Nocera si preparano per il giorno clou: la loro Pasquetta cade sempre di martedì, in memoria del compromesso storico che salvò vite e conservò la fede. Il pellegrinaggio al santuario di Santa Maria dei Miracoli resta un momento centrale, con numerosi fedeli che salgono il monte in segno di devozione.
Nel tempo, la tensione tra le comunità si è dissolta, ma la divisione dei giorni è rimasta, quasi a testimonianza dell’antico potere della mediazione religiosa e politica. Per i nocerini, questo martedì rappresenta un simbolo di identità, una tradizione che si rinnova ogni anno con orgoglio e senso della storia. È un perfetto esempio di come un conflitto possa trasformarsi in un’istituzione culturale che arricchisce la memoria collettiva.