Un trionfo di colori, profumi e simboli: la ciaramicola, il dolce di Pasqua tipico di Marche e Umbria
La Pasqua italiana, dal punto di vista dolciario, ha come protagonisti indiscussi due celebri dolci: colomba e pastiera. Eppure esistono preparazioni meno note ma altrettanto ricche di storia, gusto e significato simbolico, che vale la pena riscoprire. Tra questi, uno dei più rappresentativi è la ciaramicola, una torta pasquale originaria dell’Umbria, che conquista con i suoi colori vivaci e il sapore unico.
La ciaramicola non è solo un dolce, ma un vero e proprio racconto gastronomico delle radici umbre. Con il suo impasto rosso vivace, ottenuto grazie all’uso dell’Alchermes, e la copertura di meringa bianca decorata con confettini colorati, questa ciambella, soffice e profumata, era anticamente offerta dalle ragazze promesse spose ai propri fidanzati come simbolo di amore puro e impegno duraturo. Il rosso rappresenta la passione, mentre il bianco della meringa richiama la purezza.
L’origine della ciaramicola affonda le radici non solo in Umbria, ma si estende anche alle Marche, dove il dolce viene reinterpretato con leggere varianti locali. In ogni versione, però, resta intatto il suo significato simbolico, profondamente legato alla festività pasquale e ai sentimenti che la accompagnano.
Ciaramicola, il dolce di Pasqua della tradizione umbra
Preparare la ciaramicola richiede pochi ingredienti ma un tocco di pazienza, soprattutto nella fase finale della glassatura. La base è composta da farina 00, uova, zucchero semolato, burro fuso e lievito per dolci. L’ingrediente che la rende unica è l’Alchermes, liquore rosso e profumato, che colora e aromatizza l’impasto donandogli la sua inconfondibile tinta rosata. Completano il profilo aromatico una grattugiata di scorza d’arancia.
Per la meringa, servono solo albumi, zucchero a velo, zucchero semolato e qualche goccia di succo di limone. A rendere tutto più festoso, come in ogni celebrazione pasquale che si rispetti, ci pensano i confettini colorati, che aggiungono un tocco di allegria e croccantezza.
La combinazione di consistenze – soffice dentro, croccante fuori – e la delicatezza dell’aroma rendono la ciaramicola irresistibile anche per chi è abituato ai dolci più blasonati delle feste.
Preparazione passo dopo passo: una ciambella che unisce generazioni
Per realizzare la ciaramicola, si parte montando le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Si incorpora poi il burro fuso, la farina setacciata, il lievito, la scorza d’arancia e infine l’Alchermes, che dona subito un vivace colore rosso all’impasto. Dopo aver versato il tutto in uno stampo a ciambella imburrato e infarinato, si cuoce in forno statico a 180°C per circa 40 minuti.
Nel frattempo si prepara la meringa, montando gli albumi a neve con lo zucchero semolato e lo zucchero a velo, aggiungendo qualche goccia di limone per stabilizzare il composto. Una volta sfornata e raffreddata la ciambella, la si ricopre con la glassa, che viene poi fissata in forno a 90°C per altri 35-40 minuti.
Il risultato è un dolce scenografico, dal gusto delicato ma deciso, che racconta la storia di un territorio e il calore dei suoi affetti.