Liguria, il borgo che sorge tra due ruscelli: ogni pietra racconta una storia

Un angolo di Liguria dove il tempo si ferma: il borgo incantato di Dolcedo

Nel cuore della Riviera di Ponente, Dolcedo è un borgo che sembra sospeso tra sogno e realtà, dove si può sentire il mormorio dei vicini ruscelli. Passeggiare a Dolcedo significa lasciarsi guidare dal rumore ipnotico dell’acqua che scorre: piccoli ruscelli limpidi e freschi attraversano il paese, raccontando storie di un tempo che non conosce fretta. Ogni angolo del borgo sembra custodire un segreto, ogni ponte in pietra un frammento di poesia. La natura qui non è semplice cornice, ma protagonista assoluta: le fronde degli alberi si specchiano nell’acqua, e il tempo scivola dolce.

Attorno al paese, la Valle del Prino abbraccia Dolcedo: colline punteggiate di casolari antichi, scorci che sembrano dipinti a mano, una palette infinita di verdi che si mescolano all’oro degli ulivi e al blu del cielo ligure. Qui il paesaggio non si guarda soltanto: si respira, si ascolta, si vive con tutti i sensi.

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Un borgo dove ogni pietra racconta una storia: la suggestione di Dolcedo

Il centro storico di Dolcedo è un intreccio di vicoli in ciottolato, scorci nascosti e case color pastello aggrappate le une alle altre. Le facciate portano i segni del tempo, con intonaci scoloriti dal sole e finestre che sembrano occhi spalancati su un paesaggio eterno. Ma è la natura circostante a dare al borgo la sua anima più autentica: i torrenti, come quello del rio dei Boschi, disegnano percorsi segreti tra alberi secolari e ombre fresche, creando angoli di quiete perfetti per chi cerca un momento di contemplazione.

Splendido il percorso lungo questo piccolo e silenzioso angolo di Liguria: consigliata la passeggiata che parte dalla Loggia Comunale, e che porta al primo carruggio che si snoda in discesa. Dopo pochi passi, ecco aprirsi davanti agli occhi una visione mozzafiato: un affresco di case affacciate sul torrente Prino. Antichi palazzi quattrocenteschi che si riflettono nell’acqua limpida, quasi come se il tempo si fosse fermato. Le abitazioni, adagiate lungo il fiume, si alternano tra aperture scenografiche e passaggi coperti. Creando, così, un gioco continuo tra luce e ombra. Molti di questi edifici conservano ancora le altane, loggette eleganti poste all’ultimo piano, un tempo utilizzate per essiccare erbe, frutti e altri alimenti con l’aiuto del vento marino.

Per raggiungere l’altra sponda del borgo, si attraversa lo storico ponte in pietra realizzato, un po' il simbolo di questo piccolo borgo, costruito, pensate, dai Cavalieri di Malta. Una costruzione che unisce bellezza architettonica e memoria storica.