Affitti, come registrare il contratto se il locatario vive all'estero e non ha codice fiscale? La guida dell'Agenzia delle Entrate

Ecco come si può registrare il contratto di locazione con un locatario che risiede all'estero e non ha il codice fiscale: l'Agenzia delle Entrate ha spiegato come fare in un recente articolo, riguardante l'ambito degli affitti.

Il contratto di locazione rappresenta un vincolo giuridico mediante il quale un soggetto, definito locatore, concede a un altro soggetto, detto conduttore, o locatario, l’uso temporaneo di un bene, mobile o immobile, contro il pagamento di un canone periodico. Tale istituto, disciplinato dal Codice Civile e da normative speciali, costituisce uno strumento centrale nei rapporti patrimoniali privati, specie in ambito immobiliare. La forma più diffusa è il contratto di locazione ad uso abitativo, regolato dalla Legge n. 431/1998. Questo può prevedere un canone libero, con durata minima di quattro anni rinnovabili per ulteriori quattro, oppure un canone concordato, della durata di tre anni più due. Quest’ultimo beneficia di agevolazioni fiscali, tra cui il regime della cedolare secca, che consente l'applicazione di un’aliquota sostitutiva fissa, in luogo dell’ordinaria tassazione IRPEF.

Affinché il contratto sia valido, è essenziale l’indicazione precisa delle parti coinvolte, nonché una dettagliata descrizione del bene locato, comprensiva di indirizzo, superficie, tipologia e stato manutentivo. Inoltre, devono essere esplicitati la durata del contratto, le modalità di pagamento del canone, gli eventuali oneri accessori, e il deposito cauzionale, che non può eccedere le tre mensilità del canone pattuito. Infine, la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate entro trenta giorni dalla stipula è obbligatoria per conferire efficacia al contratto. L’inosservanza di tale adempimento comporta sanzioni e la nullità dell’accordo sotto il profilo fiscale.

Affitti: la guida dell'Agenzia delle Entrate per chi deve registrare un contratto di locazione con chi risiede all'estero e non ha un codice fiscale

A proposito della registrazione del contratto di locazione, l'Agenzia delle Entrate ha recentemente specificato, in risposta al quesito di un contribuente su La Posta di FiscoOggi, come registrare un contratto di locazione con chi risiede all'estero ed è, dunque, sprovvisto di codice fiscale. In particolare, con riferimento a quanto stabilito dalla risoluzione n. 5/2023, è stato precisato che, in tali circostanze, la registrazione può essere effettuata presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, mediante utilizzo del modello 69, disponibile per il download sul sito istituzionale dell’Agenzia stessa. In questo caso, non è necessario ricorrere al consueto modello RLI, generalmente utilizzato per la registrazione telematica dei contratti di locazione.

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Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate su Twitter - X.

Inoltre, anche gli eventuali adempimenti successivi — quali proroga, cessione o risoluzione anticipata del contratto — dovranno essere eseguiti utilizzando lo stesso modello 69 e presentati esclusivamente presso il medesimo ufficio in cui è avvenuta la registrazione iniziale. Per quanto concerne l’assenza del codice fiscale del conduttore straniero, l’Agenzia ha ritenuto che l’obbligo informativo previsto dall’articolo 6 del D.P.R. n. 605/1973 possa ritenersi assolto mediante l’indicazione nel contratto dei dati anagrafici completi: nome, cognome, luogo e data di nascita, oltre al domicilio estero del soggetto. Tale chiarimento consente di colmare una lacuna procedurale frequente nei rapporti locatizi transnazionali, offrendo un quadro conforme alla normativa e, al tempo stesso, funzionale alla tutela degli obblighi fiscali.