Carciofi, esperto rivela quali conviene scegliere al supermercato: "Dipende tutto da un elemento"

La scelta dei carciofi al supermercato dipende dall'esigenza del consumatore: esperto di alimentazione rivela quale scegliere, e per quale motivo.

Tra gli ortaggi più rappresentativi della dieta mediterranea, il carciofo occupa un posto di rilievo per le sue proprietà nutrizionali, il suo profilo organolettico e la varietà delle sue tipologie. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, viene coltivato principalmente in Italia, Spagna e Francia, con l’Italia saldamente in testa alla classifica dei produttori europei. La pianta del carciofo, Cynara scolymus, viene apprezzata per il capolino non ancora fiorito, ricco di antiossidanti naturali, in particolare cinarina, una sostanza che stimola la secrezione biliare e favorisce la digestione. Inoltre, il contenuto di fibre, potassio e vitamina K rende il carciofo un alleato per il fegato e il sistema cardiovascolare. Dal punto di vista varietale, il panorama italiano è particolarmente ricco. Il carciofo Romanesco, tipico del Lazio, si distingue per la sua forma tonda, le dimensioni imponenti e la consistenza tenera.

Invece, il carciofo Spinoso sardo presenta foglie più allungate, con spine evidenti e un gusto più deciso, quasi amarognolo. Al Sud, si impone il carciofo Violetto di Sicilia, caratterizzato da sfumature violacee e da un profilo aromatico più delicato. Esistono poi varietà adatte al consumo crudo, come quelle prive di spine, e altre più indicate per le lunghe cotture. Infine, alcune tipologie come il carciofo di Paestum o quello di Castellammare sono riconosciute da marchi di indicazione geografica protetta (IGP), a conferma del loro legame con il territorio e della qualità certificata. Ma quale carciofo conviene scegliere?

Carciofi: ecco come sceglierli al supermercato

Ma quali varietà bisognerebbe scegliere? Sono gustosissime tutte e tre le varietà principali, ma la scelta dipende dalle esigenze. Alcune varietà, infatti, sono più indicate per la cottura, mentre altre sono perfette anche crude. A parlarne, è stato un noto esperto, l'agronomo Daniele Paci. L'esperto, in particolare, ha spiegato che il carciofo Romanesco è più adatto a essere cucinato: per chi ha voglia di cucinare i carciofi, questa è la varietà più adatta. Dall'altra parte, invece, il carciofo Violetto può anche essere cucinato, ma all'insalata è ancora più gustoso.

Per quanto riguarda il carciofo Spinoso, questo va bene sia crudo che cotto. Questa distinzione, tutt’altro che secondaria, incide, dunque, sulle modalità di preparazione: crudi in insalata, lessati, al vapore, in umido o fritti. Per questo motivo, consigliamo di usare il carciofo Romanesco, se si vogliono preparare i carciofi alla giudia, o anche alla romana, con mentuccia, aglio e prezzemolo. Il carciofo Romanesco è, poi, ottimo anche alla griglia, ed è possibile anche utilizzarlo in primi piatti, tagliato sottilmente e saltato con olio, cipolla e vino bianco, per accompagnare pasta o riso. Dall'altra parte, consigliamo di scegliere il carciofo Violetto per una gustosa insalata, soprattutto se giovane e ancora tenero. Affettato sottilmente e condito con olio, limone e scaglie di parmigiano, è perfetto per un’insalata dal gusto deciso e raffinato. Quest'ultimo, infine, si può preparare anche in umido, con aglio, prezzemolo, vino bianco e un filo d’olio extravergine.

Carciofi supermercato
Un'insalata di carciofi.