Termosifoni, l’errore comune in primavera che fa aumentare i consumi: come evitarlo

Termosifoni, l'errore da non fare a marzo: così risparmierai in bolletta

Con l’arrivo della primavera, cominciamo ad avere un rapporto contrastante con i termosifoni. Il proverbiale marzo pazzerello nemmeno quest'anno ha smentito il suo simpatico soprannome: se la settimana scorsa sembravamo essere a un passo dall'arrivo dell'estate, tra ieri e oggi è tutto cambiato. Le temperature sono precipitate, costringendoci a rialzare il termostato che, in un momento di eccitazione primaverile, avevamo abbassato. E tra qualche giorno, specie al sud Italia, si tornerà di nuovo a sudare, per l'arrivo di un anticiclone di origine africana.

Insomma, è proprio questo il momento in cui molte persone commettono errori nella gestione dei termosifoni. Causando sprechi di energia e una casa meno confortevole. In questa fase di transizione, le temperature iniziano a salire di giorno, ma le serate restano fresche, rendendo necessario un approccio più equilibrato per ottimizzare il riscaldamento senza costi inutili. Vediamo qualche consiglio utile per evitare salassi di fine inverno in bolletta.

Guida all'uso primaverile dei termosifoni

Uno degli sbagli più frequenti è spegnere i termosifoni in modo definitivo non appena le temperature superano i 18-20°C. Durante la notte, però, il calo termico può essere ancora significativo, soprattutto nelle regioni settentrionali, portando a un maggiore consumo energetico per ristabilire il calore nelle ore più fredde. Un metodo efficace per evitare sprechi è ridurre gradualmente l’intensità del riscaldamento, impostando il termostato tra i 18 e i 19°C nelle ore serali. Chiudere i termosifoni nelle stanze meno utilizzate, come corridoi o locali di passaggio, aiuta a mantenere il calore nelle zone più vissute della casa. Un'altra strategia utile è sfruttare il calore naturale, aprendo le tende durante il giorno per far entrare la luce solare e chiudendole la sera per trattenere il calore accumulato. Anche una corretta aerazione può fare la differenza: arieggiare nelle ore più calde migliora la qualità dell’aria senza raffreddare eccessivamente gli ambienti.

termosifoni

Nel Nord Italia, il riscaldamento viene generalmente mantenuto fino a fine aprile, mentre nelle regioni centrali si spegne progressivamente tra marzo e aprile. Al Sud e nelle isole, spesso diventa superfluo già a partire da febbraio. Chi possiede un impianto centralizzato deve attenersi alle normative del D.P.R. 74/2013, che stabilisce i periodi di accensione e spegnimento in base alla zona climatica. Con un impianto autonomo, invece, è possibile regolare il riscaldamento secondo le proprie necessità, sempre tenendo conto del risparmio energetico. L’utilizzo di valvole termostatiche aiuta a ottimizzare i consumi, regolando la temperatura in modo mirato. Adottare questi accorgimenti permette di contenere i costi in bolletta e migliorare l’efficienza energetica della casa fino a quando le temperature non si stabilizzano su valori più miti.