Il reato di oltraggio al Pubblico ufficiale si configura sempre, anche nel caso di insulti agli agenti in casa propria? Ecco cosa spiega l'avvocato.
L’oltraggio a pubblico ufficiale è un reato disciplinato dall’articolo 341-bis del Codice Penale italiano. Punisce chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico e alla presenza di più persone, offenda l'onore e il prestigio di un pubblico ufficiale mentre svolge le sue funzioni o a causa del suo ruolo. La pena prevista va da sei mesi a tre anni di reclusione, con un aumento nel caso in cui l’offesa consista nell’attribuzione di un fatto determinato o sia accompagnata da violenza o minaccia. Oltre all’oltraggio, il Codice Penale italiano prevede altre norme per tutelare l’incolumità e l’autorità dei pubblici ufficiali. L’articolo 336 punisce chi usa violenza o minaccia per costringere un pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai suoi doveri o per influenzarne le decisioni. La pena varia da sei mesi a cinque anni di reclusione.
L’articolo 337, invece, sanziona chi si oppone con forza all’operato di un pubblico ufficiale durante l’esercizio delle sue funzioni, prevedendo la stessa pena. Queste disposizioni hanno l'obiettivo di garantire il rispetto dell’ordine pubblico e la tutela dell’autorità dello Stato, proteggendo chi ricopre incarichi istituzionali da aggressioni verbali o fisiche. Le sanzioni previste mirano a dissuadere comportamenti che potrebbero ostacolare il regolare svolgimento delle attività della pubblica amministrazione.
Oltraggio al pubblico ufficiale: rischia la condanna a questo reato anche chi insulta l'agente in casa sua? Ecco la risposta
Abbiamo spiegato che può essere punito per il reato di oltraggio al pubblico ufficiale chi offende l'onore di un pubblico ufficiale in un luogo pubblico o aperto al pubblico. Proprio per questo motivo, un noto esperto di diritto penale italiano, l'avvocato Giuseppe Di Palo, ha spiegato come non sia possibile essere denunciati per oltraggio al pubblico ufficiale, se l'insulto viene rivolto in casa propria. Questo, al di là di cosa si possa dire all'agente di Polizia: nemmeno le offese più intense possono essere qualificate come un oltraggio al pubblico ufficiale.
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Il presupposto di questo reato, spiega il legale, è l'offesa alla reputazione di un pubblico ufficiale in un luogo pubblico o aperto al pubblico, e la casa della persona che insulta l'agente di Polizia non è considerata, di certo, un luogo pubblico. La condotta di quest'ultima, pertanto, non assume connotati tipici dell'oltraggio penalmente rilevante. C'è, però, una cosa da sottolineare: questo non salva del tutto chi proferisce l'insulto. Le offese fatte a quella persona, in quel momento presente, infatti, costituiscono a tutti gli effetti un'ingiuria che, pur non essendo penale, comporta, comunque, una sanzione pecuniaria, oltre al risarcimento del danno. Non si potrà essere denunciati nell'ambito penale, dunque, ma la persona offesa potrà presentare una citazione in giudizio o un atto di citazione e richiedere un risarcimento importante.
