Farmacia, occhio alle offerte fasulle: "Come riconoscerle facilmente"

Una guida utile dell'esperto contro le mille offerte che vediamo quanto entriamo in farmacia

Ammettiamolo: possiamo essere quanto più preparati e diffidenti possibili quando entriamo in un negozio, armati della convinzione ferrea che acquisteremo solo ed esclusivamente quel di cui abbiamo bisogno. Ma, alla fine, veniamo sempre attirati da qualcosa di imprevisto. Cartelli seducenti, prodotti scontati, offerte imperdibili. L'insidiosa giungla del marketing, che allunga le sue braccia verso di noi e ci alletta, attira, eccita. Alla stregua delle sirene che tentavano i naviganti, dovremmo indossare anche noi dei tappi di cera metaforici quando entriamo nei negozi, dove i richiami alla spesa immotivata sono tanti, e irresistibili.

Come fare a difendersi da tutte queste provocazioni? Come proteggere il nostro portafogli, continuamente interpellato? Conoscendo il nostro stesso 'nemico', che in questo caso è rappresentato proprio dal marketing pazzo. Che spesso ci travolge, facendoci dei veri e propri assalti frontali. Un esempio calzante è fatto da Massimiliano Dona, inossidabile presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Che sui suoi canali social offre di continuo i mille esempi in cui le suddette tentazioni rischiano di trarci in inganno. Portandoci a spendere soldi inutili, e traendoci, davvero molto più spesso di quel che pensiamo, in inganno. Mille trappole da cui difenderci grazie alla materia della tutela de consumatori, di cui Dona è felice simbolo ormai da anni. Il contenuto che offre l'esperto è girato all'interno di una farmacia. Attività commerciale che, in effetti, se ci facciamo caso, costituisce un chiarissimo esempio di ciò su cui abbiamo finora argomentato. A tutti gli effetti un campo minato di offerte, promozioni, sconti, che proviamo a superare indenni.

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Farmacia, l'utile consiglio di Dona: "Occhio alle offerte: potrebbero non essere tali"

Dona mostra l'interno della farmacia in cui si è recato, che non sembra molto diversa dalle altre. Almeno cinque gli espositori in cui sono stati posizionati dei prodotti, un po' alla rinfusa, di brand più o meno noti, che si invita ad acquistare perché, appunto, in offerta. I cartelli apposti dai dipendenti della farmacia sono, in effetti, attraenti: 50%, 40%, 30% di sconto. Posizionati, poi, in modo nemmeno tanto diverso dagli espositori che troviamo nei supermercati, in prossimità delle casse, e che abbiamo ormai imparato a riconoscere. Li guardiamo con diffidenza, sapienza, pensando: "Li hanno messi qui apposta perché io ne restassi attratto: ma ciò non succederà".

Anche gli espositori in farmacia sono vicino alla cassa, o sul percorso del cliente che si aggira per il locale, in cerca di qualcosa che ancora non sa. E sulla cui incertezza si fa, così, leva.
Ma Max Dona ci aiuta a difenderci da questi agguati: "Ormai quando entri in farmacia è pieno di sconti. Ma quando vediamo un’offerta, chiediamoci se è fatta per bene". Sui cartelli, dice Dona, "bisogna indicare il prezzo originale, lo sconto e il nuovo prezzo". Se non ci sono questi tre elementi, diffidate. "Pensateci quando trovate dei prodotti in offerta: magari non sono davvero in offerta"