Un noto avvocato italiano ha spiegato quanto tempo deve passare, dopo la separazione, per finalizzare il divorzio, e se è possibile fare entrambe le cose insieme. Ecco la spiegazione.
Nel diritto italiano, separazione e divorzio sono due istituti distinti con caratteristiche e conseguenze differenti. La separazione rappresenta una fase intermedia che può portare al divorzio, ma non scioglie definitivamente il matrimonio. Quando una coppia si separa, il vincolo coniugale resta formalmente in vigore, anche se vengono meno alcuni obblighi di convivenza. I coniugi mantengono determinati diritti, tra cui l'accesso all'eredità in caso di decesso dell'altro e la possibilità di essere contattati per questioni di emergenza. Inoltre, la separazione può essere revocata in qualsiasi momento se entrambi decidono di riconciliarsi.
A seconda delle circostanze, la separazione può essere consensuale o giudiziale. Nel primo caso, marito e moglie trovano un accordo su tutti gli aspetti, compresi quelli economici e relativi ai figli, e possono formalizzarlo attraverso un ricorso in tribunale, una negoziazione assistita da avvocati o una procedura semplificata presso l’Ufficio dello Stato Civile. Se, invece, l’intesa non è possibile, la separazione diventa giudiziale e sarà un giudice a stabilire le condizioni in base alle richieste delle parti e alle circostanze specifiche. Il divorzio, invece, pone fine in modo definitivo al matrimonio. Con esso cessano tutti i diritti e i doveri reciproci, inclusi quelli ereditari. A differenza della separazione, il divorzio è irreversibile: per tornare insieme, gli ex coniugi dovrebbero contrarre un nuovo matrimonio.
Divorzio subito dopo la separazione: è possibile o no? Avvocato spiega quanto tempo deve trascorrere tra i due istituti
Anche il divorzio può avvenire in maniera consensuale o giudiziale. Se i coniugi raggiungono un accordo, la procedura è più rapida e meno conflittuale. In caso contrario, il tribunale dovrà intervenire per definire i termini della separazione definitiva. Come spiega un noto esperto di diritto italiano, l'avvocato divorzista Matteo Ruffinotti, deve intercorrere del tempo tra i due istituti. Nel caso in cui la separazione sia consensuale, spiega l'esperto, il tempo di attesa prima della finalizzazione del divorzio deve essere di almeno sei mesi. Viceversa, se la separazione è giudiziale, deve intercorrere almeno un anno tra i due momenti. Fate, però, attenzione: il termine, da cui inizia a decorrere il tempo previsto, è la prima udienza di separazione dei coniugi, e non l'emissione della sentenza da parte del Tribunale.
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Bisogna aggiungere, però, che negli ultimi anni, sono stati introdotti strumenti per snellire i tempi burocratici, come il divorzio breve e la possibilità di presentare un’unica domanda per separazione e divorzio, evitando due procedure separate. È, quindi, possibile predisporre e depositare un unico atto, per entrambi gli istituti. Questo, però, non toglie che debbano essere rispettati i termini prima menzionati: di fatto, dunque, non è possibile fare entrambe le cose nello stesso istante, senza aspettare almeno qualche mese.
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Si aggiunge, altresì, che per le coppie senza figli minori o non economicamente dipendenti, esiste anche una procedura semplificata che consente di ufficializzare il divorzio direttamente presso l’Ufficio dello Stato Civile, senza necessità di passare per il tribunale. Nonostante le recenti semplificazioni, in conclusione, la distinzione tra separazione e divorzio resta fondamentale nel sistema giuridico italiano. La normativa prevede un periodo di riflessione tra le due fasi, con l’obiettivo di evitare decisioni affrettate e consentire ai coniugi di valutare a fondo le conseguenze prima di procedere allo scioglimento definitivo del matrimonio.