Annunciato un richiamo alimentare dal Ministero della Salute: ritirato un lotto di frutta secca per una presunta tossicità. Si sospetta, infatti, la presenza di una tossina pericolosa.
Il Ministero della Salute ha annunciato il richiamo alimentare di un lotto di frutta secca e, in particolare, di fichi secchi. In particolare, si tratta di un richiamo per un rischio chimico: si parla di rischio chimico ogni qual volta si sospetta la presenza di una sostanza di natura chimica, non segnalata sull'etichetta o, comunque, in quantità superiori a quelle permesse dalla normativa italiana o europea. In particolare, il richiamo di cui parliamo in questo articolo è stato segnalato per la possibile presenza di Ocratossina A, in quantità superiori a quelle previste da un Regolamento dell'Unione Europea.
L’Ocratossina A (OTA) è una sostanza tossica prodotta da alcuni funghi dei generi Aspergillus e Penicillium. Questi microrganismi possono svilupparsi facilmente in condizioni di umidità e scarsa igiene durante la conservazione degli alimenti. Il risultato? La contaminazione di cibi che consumiamo ogni giorno. Può trovarsi in cereali, frutta secca (come i fichi), caffè, vino, spezie e persino in alcuni prodotti di origine animale.
La pericolosità dell'Ocratossina A
Perché è così preoccupante? L’OTA ha diversi effetti nocivi sul corpo umano. Colpisce principalmente i reni, causando danni alle cellule renali e compromettendo la loro funzione. La International Agency for Research on Cancer (IARC) l’ha classificata come possibile cancerogeno per l’uomo. Studi su animali hanno mostrato un legame con lo sviluppo di tumori renali e al fegato. Non solo. L’Ocratossina A può danneggiare il DNA, indebolire il sistema immunitario e avere effetti negativi sul sistema nervoso.
Nei casi più gravi, può interferire con lo sviluppo del feto. Il vero problema è che questa micotossina si lega fortemente alle proteine del nostro corpo. Ciò significa che può rimanere a lungo nell’organismo, accumulandosi nei tessuti. Anche piccole quantità assunte ripetutamente possono essere pericolose. I più vulnerabili sono bambini e adolescenti, che rischiano di superare i limiti considerati sicuri per un adulto. A peggiorare la situazione, l’OTA resiste alle normali temperature di cottura. Insomma, una volta che c’è, è difficile eliminarla.
Frutta secca, ritirato un lotto: i dettagli sul richiamo alimentare del Ministero della Salute
Per affrontare questo rischio, l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha deciso di adottare un approccio più prudente. Le nuove valutazioni hanno evidenziato motivi di preoccupazione per la salute della maggior parte dei consumatori. Ecco perché l’Unione Europea ha recentemente introdotto limiti più severi per la presenza di OTA in vari alimenti, inclusa la frutta secca come i fichi. Una misura necessaria per garantire maggiore sicurezza a tavola e proteggere la salute pubblica. Scopriamo, pertanto, tutti i dettagli sul lotto di fichi secchi ritirato. Prima di tutto, la denominazione di vendita è Fichi secchi 250g, mentre il nome o la ragione sociale dell'OSA - Operatore del Settore Alimentare a nome del quale il prodotto è commercializzato è Murano SpA. Il marchio di identificazione dello stabilimento / del produttore è Pagysa A.S., mentre il numero del lotto di produzione è 350021021/1-11-231.
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Lo stabilimento di produzione è sito in Turchia, e in particolare nel seguente indirizzo: Tuna, Sanat Cd. No:45, 35090 Bornova/zmir. La data di scadenza del prodotto è fissata al mese di giugno 2025, e il peso dell'unità di vendita è di 250 grammi. Il motivo del richiamo, come già annunciato, è la presenza di Ocratossina A, oltre il limite di legge previsto dal Regolamento UE n°915 del 2023. Le avvertenze degli operatori ai consumatori sono le seguenti: oltre a non consumare assolutamente i fichi acquistati, se facenti parte del lotto appena segnalato, i consumatori dovranno riconsegnare le confezioni al punto vendita, dove è avvenuto l'acquisto.