Arancini di Carnevale, il dolce tipico delle Marche: come cucinarli in casa
Gli arancini di Carnevale sono un dolce tipico della tradizione marchigiana, preparato durante il periodo festivo per deliziare grandi e piccoli con il loro sapore agrumato e la loro consistenza irresistibile. Nonostante il nome possa evocare i celebri arancini siciliani salati, questi dolci non hanno nulla a che vedere con il riso. Ma devono il loro nome al profumo intenso e al colore dorato che ricorda il frutto da cui prendono ispirazione.
Questa specialità appartiene alla cucina tradizionale delle Marche. Si tratta di una preparazione diffusa soprattutto nelle province di Ancona e Macerata, dove vengono preparati durante il periodo carnevalesco. La ricetta, tramandata di generazione in generazione, si basa su pochi ingredienti semplici, come farina, zucchero, latte e scorza d’arancia. Ingredienti che vengono sapientemente combinati per ottenere una pasta profumata e friabile, avvolta in un sottile strato di zucchero che ne esalta la dolcezza. La preparazione prevede la lavorazione di un impasto morbido, che viene steso sottilmente, farcito con zucchero e scorza d’arancia, poi arrotolato e tagliato a rondelle. Le frittelle così ottenute vengono immerse in olio bollente fino a raggiungere una doratura perfetta.
Arancini di Carnevale, la ricetta per cucinarli in casa
Per realizzare gli arancini di Carnevale in casa, è necessario disporre di farina, latte, zucchero, burro, uova, lievito di birra e, naturalmente, arance non trattate, dalle quali si ricava la scorza. Dopo aver sciolto il lievito in poco latte tiepido, si aggiunge alla farina insieme allo zucchero e alle uova, impastando con cura fino a ottenere un composto omogeneo. Il burro fuso viene incorporato gradualmente, garantendo così una consistenza elastica e lavorabile. L’impasto deve riposare per almeno un’ora affinché possa lievitare e acquisire morbidezza.
Trascorso il tempo necessario, la sfoglia viene stesa con un mattarello fino a raggiungere pochi millimetri di spessore. A questo punto si distribuisce uniformemente lo zucchero mescolato con la scorza d’arancia grattugiata, quindi si arrotola l’impasto su sé stesso formando un cilindro compatto. Con un coltello affilato, si tagliano delle rondelle dello spessore di circa un centimetro, che vengono poi fritte in abbondante olio caldo fino a ottenere una superficie croccante e dorata. Una volta scolate su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio, le frittelle vengono cosparse con altro zucchero, che aderisce grazie al calore, regalando loro una dolce croccantezza.
Questi dolci tradizionali, dal profumo inconfondibile e dalla consistenza soffice all’interno e croccante all’esterno, rappresentano uno dei simboli più golosi del Carnevale sardo. Serviti ancora caldi, sprigionano tutto l’aroma degli agrumi e rendono ogni festa un’occasione ancora più speciale.