Prestare l’auto ad un amico potrebbe sembrare un gesto innocuo e di cortesia.
Tuttavia, come spiega Angelo Greco, avvocato ed influencer esperto di diritto, questa pratica nasconde insidie legali poco conosciute. Se il prestito supera i 30 giorni, ci sono obblighi precisi da rispettare per evitare sanzioni amministrative molto elevate. Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa situazione e come gestirla correttamente. La normativa prevede che ogni volta che un veicolo viene prestato a una persona diversa dal proprietario per un periodo superiore a 30 giorni, il nome del conducente abituale deve essere indicato sulla carta di circolazione. Questo aggiornamento è obbligatorio e serve a garantire una maggiore trasparenza sul reale utilizzo del veicolo.
Non rispettare questa regola può costare caro. Angelo Greco sottolinea che, in caso di controlli, si rischia una multa che può arrivare fino a 3629 euro. Una cifra decisamente significativa, che potrebbe trasformare un gesto di amicizia in un problema economico non indifferente. Aggiornare il libretto è una procedura relativamente semplice. Non è necessario firmare una delega o un mandato. Tutto ciò che bisogna fare è recarsi presso la Motorizzazione Civile e richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione. La procedura ha un costo contenuto: 16 euro per l’imposta di bollo e 9 euro per i diritti di motorizzazione, per un totale di 25 euro. Una spesa decisamente inferiore rispetto alla multa che si rischierebbe ignorando questa norma.
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Familiari conviventi: un'importante eccezione
È importante sapere che ci sono delle eccezioni a questa regola. L’obbligo di aggiornare il libretto non vale se la persona a cui si presta l'auto è un familiare convivente. Questo significa che, se l’auto viene utilizzata da un parente che vive sotto lo stesso tetto del proprietario, non è necessario alcun aggiornamento. Ad esempio, un figlio o un partner convivente che usano abitualmente l'auto non sono soggetti a questa norma. Tuttavia, è fondamentale che la convivenza sia dimostrabile attraverso lo stato di famiglia, in caso di controlli.
Un aspetto spesso trascurato è la necessità di comunicare in modo chiaro con la persona a cui si presta l'auto. Se il prestito si prolunga nel tempo, è utile discutere apertamente dell'obbligo di aggiornare la carta di circolazione. Questo non solo aiuta a evitare sanzioni, ma garantisce che entrambe le parti siano consapevoli delle responsabilità legali legate all'uso del veicolo. La norma è stata introdotta per aumentare la trasparenza e responsabilizzare i conducenti. Sapere chi utilizza regolarmente un veicolo facilita i controlli e riduce i rischi legati a comportamenti illeciti o irregolari. Inoltre, garantisce che eventuali multe o responsabilità siano attribuite alla persona che effettivamente usa l’auto.
Prestare l'auto ad un amico per più di 30 giorni è una pratica che richiede attenzione. Come spiega Angelo Greco, aggiornare la carta di circolazione è un obbligo che non si può ignorare, pena una multa salata. La procedura è semplice e poco costosa, e consente di evitare problemi legali. Se hai intenzione di prestare la tua auto, informati bene sulle regole e segui i passi giusti per essere in regola. Un piccolo sforzo oggi può risparmiarti grandi spese domani.