Sicilia, lo spettacolare borgo in pietra: qui furono girate delle scene de Il Padrino

Savoca, borgo incastonato tra le colline siciliane, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, tra viuzze silenziose e panorami che abbracciano il mare e l'entroterra. Qui, ogni pietra racconta una storia che si perde nei secoli.

Nel cuore della Sicilia nord-orientale, a pochi chilometri dalla costa ionica, Savoca si presenta come uno scrigno di storia e tradizioni, immerso in un paesaggio di struggente bellezza. Il borgo, incluso nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia, è famoso per la sua atmosfera antica intatta, e per essere stato il set di alcune celebri scene del film Il Padrino di Francis Ford Coppola. Tuttavia, ridurre Savoca a una mera cornice cinematografica sarebbe un torto: il paese è un mosaico di elementi che intrecciano arte, cultura e una natura generosa. Le stradine lastricate, gli archi in pietra e le case in tufo si snodano verso il centro storico, dove ogni angolo custodisce una memoria.

Uno dei simboli più iconici di Savoca è il Bar Vitelli, situato all’ingresso del borgo. Questa storica struttura, immortalata nel film di Coppola, conserva ancora oggi un fascino autentico, con la sua facciata in pietra decorata da rigogliosi gelsomini. Al suo interno, fotografie e cimeli raccontano il passaggio della troupe cinematografica, ma il vero protagonista è il borgo stesso, che si svela lentamente, quasi a voler proteggere i suoi segreti. Percorrendo le vie principali, ci si imbatte nella Chiesa di San Nicolò, un imponente edificio sacro che domina la vallata sottostante. Costruita in stile normanno, la chiesa è un esempio mirabile di architettura medievale e rappresenta un punto di riferimento non solo religioso ma anche storico per gli abitanti.

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La Sicilia più autentica in questo borgo: tra mistero e tradizioni

Savoca è anche un luogo che invita alla riflessione. Il suo Convento dei Cappuccini, situato ai margini del borgo, è celebre per le sue cripte che ospitano antiche mummie, un'usanza diffusa fino al XIX secolo tra le famiglie nobili locali. Questo macabro, ma affascinante, dettaglio storico offre uno spaccato unico sulla cultura e le tradizioni del luogo. Le cripte, nonostante il loro aspetto inquietante, sono testimonianza di un passato che intreccia sacro e profano, immortalando un'antica consuetudine di rispetto verso i defunti.

Tuttavia, Savoca non è solo un museo a cielo aperto. La vita qui scorre lenta, accompagnata dai profumi della cucina siciliana, dal vino delle colline circostanti e dal calore di una comunità accogliente. Camminare tra i suoi vicoli è un’esperienza sensoriale, dove ogni pietra sembra vibrare al ritmo di un tempo lontano. Ogni visitatore lascia questo borgo con la sensazione di aver fatto un salto indietro nel tempo, pur rimanendo saldamente ancorato alla bellezza del presente.