In vista della notte di Capodanno, l'esperto di tutela dei consumatori, Massimiliano Dona, mette in guardia dal possibile aumento nei bar e nei locali: è legittimo, ma bisogna sempre badare a un particolare
Con l'avvicinarsi della notte di Capodanno, molti locali di ristorazione e somministrazione di cibi e bevande si preparano a un periodo particolarmente impegnativo. Lavorare durante la notte più festosa dell'anno comporta sacrifici significativi per commercianti e lavoratori, spesso giustificando un aumento dei prezzi per compensare i costi aggiuntivi. Come, ad esempio, straordinari del personale, approvvigionamenti speciali e logistica potenziata. Questo adeguamento, in linea di principio, è legittimo: i commercianti hanno il diritto di valorizzare il proprio impegno, soprattutto in un contesto di lavoro notturno.
Tuttavia, come sottolineato da Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, è essenziale garantire che i diritti dei consumatori siano pienamente rispettati. Dona riconosce il diritto sacrosanto dei commercianti di proteggere e valorizzare il proprio lavoro in occasione di festività straordinarie, ma mette in guardia contro una potenziale mancanza di trasparenza. Il punto cruciale riguarda l'obbligo per tutti i bar e ristoranti di informare chiaramente i clienti dell’eventuale aumento dei prezzi a Capodanno.
Capodanno, occhio agli aumenti: se sono esagerati, c'è il rischio di una speculazione ai danni del cliente
"Legittimo aumentare i prezzi al bar in occasione di eventi e concerti? Sì, è legittimo a condizione di informare i consumatori: un cartello può aiutare, ma io preparerei anche gli addetti, in particolare le persone alla cassa per essere il più possibile trasparenti verso il consumatore", specifica Dona nell'ultimo contenuto social realizzato apposta per la notte di Capodanno. "Poi", precisa, "ovviamente, tutto sta nel non esagerare con gli aumenti, altrimenti diventa una speculazione: guardate che poi i consumatori se ne ricordano", dice, rivolgendosi ai commercianti.
La normativa in materia di tutela dei consumatori richiede che qualsiasi modifica dei prezzi sia comunicata in modo chiaro e visibile al pubblico. Per questo, Dona evidenzia la necessità di esporre un cartello in cui venga specificato che, nella notte di Capodanno, i costi potrebbero subire un incremento. Tale avviso non è solo un atto di cortesia commerciale, ma un obbligo legale, volto a garantire che i consumatori possano prendere decisioni consapevoli e informate prima di effettuare un ordine.
Un'informazione carente o assente potrebbe configurarsi come una violazione dei diritti del consumatore, con conseguenze potenzialmente dannose per l'immagine del locale e, in alcuni casi, con ripercussioni legali. L'obbligo di trasparenza non è solo un dovere, ma anche un'opportunità per i commercianti di consolidare un rapporto di fiducia con la clientela.