Cosa mangiare a Santo Stefano secondo gli esperti: la scaletta dei pasti

Per la giornata di Santo Stefano è indicata un'alimentazione light dopo le grandi 'abbuffate' delle feste natalizie

Le festività natalizie sono un momento dedicato alla convivialità e alla condivisione, spesso caratterizzato da pranzi e cene abbondanti che possono mettere a dura prova il sistema digestivo. Dopo le abbuffate della Vigilia e del giorno di Natale, Santo Stefano può rappresentare un’opportunità per tornare a un’alimentazione più equilibrata, che favorisca la digestione e aiuti il corpo a riprendersi dagli eccessi calorici.
Partiamo dalla colazione del 26 dicembre: secondo gli esperti, dovrebbe essere bilanciata, ma non troppo pesante. Una soluzione ideale potrebbe includere uno yogurt magro o vegetale, accompagnato da una piccola porzione di frutta fresca, preferibilmente ricca di fibre e acqua, come kiwi o arancia. In alternativa, una tazza di tisana depurativa — a base di zenzero e limone, ad esempio — può contribuire a stimolare il metabolismo e ridurre il gonfiore.

Pranzo di Santo Stefano: privilegiare alimenti leggeri e nutrienti

A pranzo, è consigliabile optare per piatti semplici e nutrienti, riducendo al minimo l’uso di grassi e condimenti elaborati. Una zuppa di verdure di stagione è un’ottima scelta: è idratante, facile da digerire e ricca di vitamine e minerali. A questa si può abbinare una fonte proteica magra, come il petto di pollo alla griglia, il pesce bianco al vapore o una porzione di legumi. Una piccola porzione di riso integrale o quinoa può completare il pasto, fornendo energia senza appesantire.

Le verdure cotte al vapore o saltate con un filo d’olio extravergine di oliva rappresentano un contorno ideale. Preferire vegetali come broccoli, zucchine o finocchi, noti per le loro proprietà depurative e per l’elevato contenuto di fibre, può aiutare ulteriormente il corpo a smaltire le tossine.

Durante la giornata, è importante mantenere un buon livello di energia senza sovraccaricare l’organismo. Per gli spuntini, si possono scegliere mandorle non salate (una piccola manciata) o crudité di verdure, come carote o sedano, accompagnate da hummus leggero. In alternativa, un frutto fresco di stagione può fornire zuccheri naturali e vitamine utili al recupero.

Cena: semplicità per concludere la giornata

La cena dovrebbe essere particolarmente leggera, puntando su alimenti facilmente digeribili. Una vellutata di zucca e carote, arricchita con un cucchiaino di olio extravergine di oliva, può rappresentare una scelta eccellente. Per chi preferisce un pasto solido, una frittata al forno con albumi e verdure è un’opzione ricca di proteine ma povera di grassi.

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Oltre all’alimentazione, l’idratazione gioca un ruolo cruciale. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno è essenziale per favorire la digestione e aiutare l’organismo a eliminare le tossine. Le tisane depurative, a base di ingredienti come tarassaco, finocchio e menta, possono essere un valido supporto.

Seguire un regime alimentare leggero ma bilanciato a Santo Stefano non significa rinunciare al gusto, bensì scegliere cibi che favoriscono il benessere generale. Questo approccio aiuta a ridurre la sensazione di pesantezza, migliora la funzionalità intestinale e permette di affrontare i giorni successivi con maggiore energia e vitalità.