Disturbi alimentari e fame nervosa: errori comuni e strategie per un rapporto sano con il cibo
Il nostro rapporto con il cibo è capace di condizionare molti aspetti della nostra vita, impattando, spesso, in modi sempre più importanti. Fa un'ottima opera di divulgazione e consapevolezza il dottor Emanuel Mian, psicoterapeuta che sui suoi profili social parla di due argomenti in particolare: disturbi alimentari e fame nervosa. Questo specialista ha individuato alcuni errori comuni che molte persone commettono nel tentativo di gestire la propria alimentazione. Il primo errore, secondo il dottor Mian, è quello di affidarsi solo alla dieta o al nutrizionista. "Ci sono persone che hanno affrontato 3, 4, 5, anche 20 diete, senza lavorare mai sul proprio atteggiamento rispetto al cibo, corpo, ed emozioni", spiega lo specialista.
Un approccio esclusivamente dietetico rischia di non essere sufficiente per affrontare la radice del problema. Molte persone si rivolgono al nutrizionista con la speranza di risolvere il proprio disagio alimentare, ma senza lavorare sul proprio atteggiamento verso il cibo, il corpo e le emozioni. Come sottolinea Mian: “Non è importante solo cosa e quanto mangiare, ma anche come e perché ti alimenti”.
Il cibo è spesso legato a emozioni profonde, come stress, ansia o tristezza. Trascurare questo aspetto significa ignorare una parte fondamentale del problema. Per migliorare, è essenziale integrare l’approccio nutrizionale con percorsi di supporto psicologico o di mindfulness, che aiutino a sviluppare consapevolezza e gestione emotiva.
Dieta, gli errori più comuni: restringere dopo un episodio di eccesso
Il secondo comportamento sbagliato ma diffuso individuato dall'esperto, è quello di "restringere, dopo un episodio in cui hai mangiato troppo, o pensi di aver mangiato troppo, o pensi di aver mangiato un alimento proibito". Questo atteggiamento può sembrare una soluzione logica, ma spesso peggiora la situazione. Restrizioni eccessive possono innescare un ciclo negativo di fame nervosa e senso di colpa, aggravando ulteriormente il rapporto con il cibo.
“È importante rientrare in un certo binario”, spiega lo specialista, “che non è quello di restringere l'alimentazione, ma è quello di riprendere una corretta alimentazione, ascoltando i tuoi bisogni". Imparare, quindi, a rispondere ai segnali del corpo, come fame e sazietà, è un passo cruciale verso una relazione equilibrata con il cibo.
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Terzo errore: la velocità
Terzo errore è la velocità: "Più velocemente ti alimenti, meno soddisfazione avrai, e più caos farai con il cibo. “Se rallenti, guardi il mondo”, diceva il saggio. Ecco, prova a correre con l’auto, e vedi se le possibilità di fare un incidente aumentano. La stessa cosa avviene con il cibo", conclude il dottor Mian.
Per contrastare questo errore, è utile adottare pratiche come il mindful eating, che invita a mangiare con calma, prestando attenzione ai sapori, alle consistenze e ai segnali del corpo. Questo approccio non solo favorisce il senso di sazietà, ma aiuta anche a instaurare un rapporto più sereno con il cibo.
In conclusione, il rapporto con il cibo è una dimensione complessa che coinvolge corpo, mente ed emozioni.
Riflettere su questi errori e imparare a evitarli è il primo passo verso una relazione più sana con il cibo, un traguardo che merita attenzione e impegno. Ricordiamoci che la strada verso il benessere è un percorso personale e unico, da affrontare con rispetto e pazienza.