La testimonianza di una giovane cameriera, dopo una prova di lavoro in un ristorante
Intercettiamo ogni giorno annunci e offerte di lavoro discutibili, che raccontano il mondo dell'occupazione in Italia, al di là di facili semplificazioni e generalizzazioni. Un mondo fatto, molto spesso, di lavoro sommerso e in nero, contratti fantasma e comportamenti ingiusti e sleali nei confronti dei candidati. Trattati male, ricompensati peggio a fine mese per il lavoro svolto. Tra corti circuiti tra dipendenti e imprenditori, attività commerciali costretti alla chiusura e buste paga sempre più misere, proviamo a dipingere un ritratto del nostro paese, oggi. Alle prese con una vecchia generazione di datori di lavoro, seguaci della cosiddetta gavetta, e una nuova generazione di lavoratori, non più disposta a mille sacrifici e, spesso, umiliazioni, in nome di uno stipendio.
Una nuova segnalazione la ritroviamo sul gruppo Facebook 'Basta annunci di lavoro generici o ambigui', un vero e proprio portale in cui si riuniscono migliaia di lavoratori e lavoratrici da tutta Italia. Che sul più anziano dei social network si scambiano consigli, si confrontano sulle rispettive esperienze professionali, e si interrogano su come si faccia, oggi, in Italia, a trovare un'occupazione gratificante e appagante. Domanda a cui sono in moltissimi a non avere una risposta.
Ci ha colpito il breve ma amarissimo sfogo di una giovane donna, che sul succitato gruppo ha raccontato la sua ultima esperienza lavorativa.
Cameriera fa una prova di lavoro in un ristorante: "30 euro per 6 ore: a mai più"
Il post, pubblicato da un'utente di cui, però, in rispetto della sua privacy, omettiamo il nome e il cognome, recita così: "Prova di lavoro al ristorante: 30 euro per 6 ore, e mi hanno trattato male, urlandomi e rimproverandomi per ogni cosa. Ma perché è sempre così, perché? Ovviamente ho detto ciao a tutti, a mai più".
Ma c'è anche chi fa notare che a sbagliare sono anche coloro che accettano certe condizioni: "Hai lavorato in nero in un ristorante e poi ti lamenti che ti trattano male? È come darsi una martellata sul dito e lamentarsi che ha fatto male. Non sai che il periodo di prova è nel contratto? Capisco che se non so sta alle loro regole non si trova nulla, ma è colpa di tutti quelli come te che ci stanno, se poi i datori di lavoro fanno sempre e solo ciò che più gli conviene".
Moltissimi i commenti di solidarietà ricevuti dall'autrice del post. "Fossi al tuo posto avrei registrato tutto per poi denunciare. La cosa più penosa consiste che si lamentano della carenza di personale", scrive un utente.
C'è, poi, chi coglie l'occasione per raccontare la propria, simile esperienza: "Anni fa feci una prova di una settimana in un ristorante, ovviamente sottopagato. Tutta la settimana insulti senza motivo e mobbing, l'ultimo giorno, durante la cena, dopo gli ennesimi insulti senza senso su tutto, riempii un bicchiere e lo tirai addosso al titolare, andando via nel bel mezzo della cena".