Supermercati, il trucchetto dello sconto 'farlocchio'
Non è una novità, e oramai il consumatore ne è consapevole: al supermercato gli alimenti sono disposti in maniera tale da sedurci in tutti i modi possibili, invogliandoci all'acquisto anche quando non ne abbiamo bisogno. Vere e proprie strategie di marketing, che funzionano alla stregua dei canti delle sirene, che provavano ad attirare l'attenzione di Ulisse e di tutti gli sventurati marinai.
Il consumatore, quando varca la soglia del supermercato, si ritrova catapultato in una sorta di giostra, carica di meraviglie, attrazioni, seduzioni, colorate offerte, e prodotti di cui sembra quasi di non poter fare a meno.
Una festa, allestita per chi spinge il carrello della spesa, imbambolato.
Tocca, quindi, prestare grande attenzione a non lasciarsi troppo allettare dai richiami del marketing, e acquistare in maniera sempre consapevole, lucida e intelligente. Per far questo è utile conoscere i tanti trucchetti utilizzati dalle aziende produttrici di alimenti, e seguire esperti di tutela dei consumatori che ci aiutano a fare ordine tra i tanti stratagemma adottati. Di sicuro, di questi il capofila è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Molto attivo sui social, con una frequenza quasi giornaliera mette in guardia la sua community dai tanti pericoli che si corrono riempiendo il carrello della spesa senza prestare troppa attenzione. Un nuovo caso lo ha sottoposto nei giorni scorsi: un cous cous al pollo acquistato al supermercato da lui stesso per un veloce pranzo in ufficio. Curioso l'adesivo ritrovato attaccato sulla confezione: 20% di sconto.
Supermercati, lo sconto... che non c'è
"Il prezzo indicato è già scontato": questa la scritta in piccolo che compare sotto al sedicente sconto di 20%. "Ma sconto rispetto a cosa?", si chiede, giustamente, Dona. In effetti, anche se l'adesivo parla di sconto, non c'è il prezzo originario che sarebbe stato scontato. Come fa, quindi, il consumatore a sapere di avere realmente risparmiato? Non può: si tratterebbe, infatti, di un puro trucco per attirare l'attenzione di chi acquista. "Le regole sugli sconti dicono cose un po' diverse", obietta Max Dona.
I trucchetti del marketing più usati
- Prodotti ad altezza occhi: Gli articoli più costosi o quelli che l'azienda vuole promuovere vengono posizionati sugli scaffali ad altezza occhi, mentre quelli più economici spesso sono messi in basso.
- Prodotti per bambini: I prodotti per i più piccoli, come snack e cereali, sono posizionati ad altezza bambino, attirando la loro attenzione.
- I supermercati spesso seguono un percorso obbligato che porta i consumatori a passare davanti a quasi tutti i reparti, aumentando la probabilità di acquisti non pianificati.
- Gli articoli essenziali, come latte e pane, sono spesso collocati in fondo al negozio, costringendo i clienti a percorrere l'intero supermercato.
- Prezzi psicologici: Usano prezzi come "9,99" invece di "10,00" per dare l'impressione di un costo inferiore.
- Offerte 3x2: Incoraggiano a comprare di più di quanto necessario, spingendo verso acquisti impulsivi.
- Sconti temporanei: La dicitura "Solo per oggi!" crea un senso di urgenza per evitare il rimpianto di non aver approfittato dell’offerta.