Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione, giunta dai social, di una proposta di lavoro ai limiti dell'accettabile
La ricerca di un lavoro è senza dubbio un momento carico di tensione e ansia, soprattutto in contesti dove le opportunità possono sembrare limitate e le condizioni lavorative sfidanti. In Italia, e lo sa chi in questa situazione si trova, è ancora più complessa, a causa di fenomeni come lo sfruttamento dei più giovani, contratti precari e una disoccupazione giovanile spesso più elevata rispetto alla media europea.
Molti aspiranti lavoratori si trovano a fare i conti con stage mal pagati, contratti a tempo determinato o proposte che non offrono garanzie a lungo termine, creando un clima di incertezza e instabilità. Questo non solo rallenta l'autonomia economica, ma può anche avere un impatto significativo sulla salute mentale, portando a stress cronico e insoddisfazione.
Una situazione su cui è bene tenere sempre alta l'attenzione, meglio ancora se attraverso la testimonianza dei diretti interessati. Sul web abbiamo intercettato la segnalazione di una giovane, destinataria di un'offerta di lavoro ai limiti del consentito.
Offerta di lavoro per commessa: la denuncia sui social
Sul gruppo Facebook 'Basta annunci di lavoro generici o ambigui', tra i tanti post di denuncia e sfogo, è comparso quello di una giovane aspirante commessa. La quale, racconta, ha bisogno di un lavoro che le consenta, nel tempo libero, di portare avanti gli studi. L'offerta di lavoro ricevuta, come addetta alle vendite, prevede i seguenti turni lavorativi: "8 ore al giorno spezzato (9-13 e 16-20), inclusi domenica e i festivi". Insomma, un impegno a tutti gli effetti corposo, a cui, però, non corrisponde una retribuzione adeguata. La paga offerta è, infatti, di 1100 euro. La giovane dice di star valutando, al tempo stesso, anche una seconda offerta di lavoro, sempre per il ruolo di commessa.
Questa seconda offerta è ancor peggio della prima: il lavoro, da svolgersi in un negozio di un centro commerciale, prevede 700 euro al mese per un totale di 40 ore settimanali, turni di 6 ore al giorno. L'unica differenza è l'orario continuato. "Cosa ne pensate?", chiede agli utenti del gruppo Facebook.
In tanti la invitano a rinunciare a entrambe le offerte lavorative: per quanto la prima sia più allettante, dal punto di vista della retribuzione finale, non le lascerebbe comunque il tempo per studiare. "Entrambi non fattibili per via del compenso: 1100 € per stare fuori tutto il giorno (perché comunque ti conviene rimanere fuori piuttosto che fare avanti e indietro). Poi mettici le spese della benzina. 700€ per un full time neanche lo commento, è da denuncia proprio", risponde un'utente. Come darle torto.