Maltempo in Emilia-Romagna, la disperazione dei cittadini di Faenza, costretti a pagare le conseguenze della terza alluvione nel giro di poco più di un anno
La stagione autunnale non è nemmeno iniziata, che alcune regioni d'Italia si trovano già a pagare le durissime conseguenze di un anormale maltempo. L'Emilia-Romagna, in particolare, sta affrontando, anche per la giornata di oggi, una nuova allerta rossa, proclamata dalla Protezione Civile per il rischio idraulico e idrogeologico. Una città particolarmente flagellata dal maltempo è Faenza. Come in tanti ricorderanno, questo comune l'anno scorso fu completamente devastato dalle piogge che, incessanti avevano provocato l'esondazione dei corsi d'acqua limitrofi, allagando numerose strade.
Il fango era entrato nelle case di decine e decine di cittadini, costretti a ripararsi presso alloggio di fortuna, mentre le loro case erano state travolte dall'alluvione. Uno scenario apocalittico quello dell'anno scorso: mobili ed effetti personali esposti in strada per svuotare gli appartamenti dal fango, prima che questo si indurisse. Un anno dopo, Faenza si ritrova nella stessa situazione, leggermente meno drammatica, ma con lo stesso disagio. Le telecamere di Mattino Cinque, trasmissione mattutina di Canale 5, hanno raggiunto i luoghi colpiti dal maltempo. L'intervista di poco fa dà la cifra dell'esasperazione dei cittadini del posto.
Maltempo in Emilia-Romagna, i cittadini: "Situazione inaccettabile"
A Faenza i cittadini stanno facendo i conti con la terza alluvione in poco più di un anno. Una situazione difficilissima, che ha messo in ginocchio chi si è ritrovato, in questi giorni, nuovamente con la casa allagata dalla pioggia. Mattino Cinque ha raggiunto una signora intenta a pulire via dalla sua strada l'acqua che, minacciosa, avanza, e ha allagato tutto intorno.
In diretta da #Faenza l'esasperazione della gente che ha subito 3 alluvioni#Mattino5 pic.twitter.com/kDFUwfH3jY
— Mattino5 (@mattino5) September 20, 2024
“Casa mia è qua dietro: al momento dovrei avere ancora un metro d’acqua in casa. Non si vive più, non è più accettabile e fattibile. Ci sarebbe arrivata la cucina nuova, già pagata, il 4 ottobre. Almeno quella l’abbiamo salvata. Avevamo comprato il bagno nuovo, che ora non ci sarà più. Il divano, qualche mobile. Ai muri non potevi ancora attaccarci niente, perché era ancora umido".