Indignazione sui social dopo che sulla pagina Roma fa schifo è comparsa la segnalazione di un cittadino: sotto la targa dedicata ad Alberto Sordi, la pubblicità di un fast food della zona
"Certi permessi, ammesso che ci siano, sono veramente indecorosi": è uno dei commenti che ha raccolto più like, lasciato da un utente sotto a una segnalazione comparsa su Facebook. A pubblicarla è la pagina Roma fa schifo, il cui nome, emblematico, aiuta a intuire la tipologia di contenuto che qui si trova: denunce, lamentele, critiche a qualcosa di brutto, di indecoroso, i romani hanno notato passeggiato per la città eterna. E la segnalazione in questione ha sollevato parecchia indignazione: al centro della vicenda, la targa che il Comune di Roma ha dedicato al grande Alberto Sordi, icona indiscussa della Roma di un tempo, attore e regista indimenticato.
La targa in questione si trova a Trastevere, quartiere di nascita dell'artista. Siamo, in particolare, in via di San Cosimato: è in questa strada che la casa dell'attore sorgeva (ora, come è specificato sulla targa, non c'è più).
Un sentito omaggio di Roma all'uomo che più di tutti ha raccontato la romanità, posto in quell'esatto punto 12 anni fa, nel 2012. Un luogo simbolo a cui molti cittadini tengono: una specie di altare, una pietra miliare scolpita nella storia della città. Omaggio che, però, secondo alcuni, viene infangato da una recente apparizione: la pubblicità di un fast food, esattamente al di sotto della targa. La denuncia, come detto, arriva da Roma fa schifo.
Roma, la denuncia da Facebook: "Pubblicità di un fast food al di sotto della targa dedicata ad Alberto Sordi"
Riportiamo la foto così come è apparsa sulla suddetta pagina Facebook.
Come si vede dalla foto, la pubblicità va a occupare, nella sua interezza, lo spazio sottostante la targa. Molto ampia, per consentire ai clienti di leggere, senza sforzarsi, le numerose proposte del menu. Non ci sono dubbi circa il permesso ottenuto dal locale per installare la pubblicità. Gli utenti, indignati, se la prendono, piuttosto, con chi avrebbe autorizzato il tutto.
"Senza rispetto", "incredibile, orrendo! Spero venga rimosso al più presto": di questo tenore i commenti comparsi sotto al post, che in meno di un giorno ha raccolto oltre 300 reazioni e decine di condivisioni.
"Alberto avrebbe preferito un menù di un vero ristorante romano", prova a ironizzare qualcuno. "C'era un sogno che si chiamava Roma", chiosa un altro.