Milano, la Libreria del Mondo Offeso chiude: addio all'ennesimo ritrovo di cultura del capoluogo lombardo
È un giorno triste, tristissimo questo, per la cultura e per il commercio. Chiude i battenti a Milano la storica Libreria del Mondo Offeso, punto di riferimento, in città, per gli amanti della letteratura. L'annuncio è stato dato dai titolari su Facebook, dove un post, carico di delusione, comunica ai propri clienti la più brutta delle notizie. Il punto vendita dice addio a Milano, e si trasferisce in Toscana, in provincia di Siena.
Milano, la Libreria del Mondo Offeso chiude i battenti: l'amaro annuncio sui social
"Ciao Milano. Ciao Milano di Elio Vittorini. Ciao Milano della Libreria del Mondo Offeso. È arrivato il momento di salutarci". Un addio da cui traspare tanta amarezza: impossibile non averne, quando finisce una storia d'amore in cui si è tanto creduto. Resistere, in mezzo al caos del mondo moderno, tra mille ristoranti e bar, con la sola arma della cultura. Una storia durata 15 anni, iniziata nel 2008 in un cortile di Corso Garibaldi. I tempi cambiano, gli affitti salgono, il carovita e l'e-commerce fanno il resto. Il negozio diventa un punto di battaglia, non più di vendita.
Una libreria indipendente, che è andata avanti grazie alla sua nicchia di appassionati lettori. Insufficiente, purtroppo, a tirare avanti. Una decisione sofferta, come traspare dal lungo post, disincantato, pubblicato sulla pagina Facebook della Libreria del Mondo Offeso. "Noi, inguaribili romantici, disertiamo da un modello di vita che non ci appartiene. Forse la carta ci ha dato alla testa e ispirati dal Don Chisciotte, spinti dalla visionaria ostinazione per il mondo offeso [...] continuiamo il nostro viaggio". Un addio che è in realtà un'arrivederci altrove: la libreria chiude a Milano, ma cambia sede, e va in Toscana. La nuova avventura dei titolari ricomincia a settembre, a Castelnuovo Berardenga (comune della provincia di Siena), in Piazza G. Marconi, 5.
Il sostegno degli utenti
Sono decine i commenti di sostegno, dispiacere e vicinanza che si leggono sotto il nostalgico post di addio pubblicato sulla pagina Facebook della Libreria a un passo dalla chiusura. Tra questi, c'è chi, come Miky, capisce bene lo sconforto dei titolari del Mondo Offeso. Scegliamo di riportarvi, di seguito, il breve testo lasciato da questa utente, che racconta la sua esperienza, molto vicina a quella della Libreria che oggi saluta Milano. "Capisco ogni parola, venivo da voi in Cesariano, la mia zona, e resisto da quasi 25 anni qui con la mia attività. Per tanti anni è stato amore, per il resto ostinazione e spirito donchisciottesco-appunto. È sempre più difficile, e se non hai lo spirito da puro commerciante è durissima. Il disincanto è totale. Si rimane isole nel deserto, in un mare di bar e ristoranti "street food" senz'anima", scrive l'utente.
Tutti gli amici con cui hai combattuto o creduto in una bellezza possibile, sono spariti o trasferiti altrove (anche in Toscana.. come voi ora). Si rimane soli in mezzo a un' apparente caos turistico e a sguardi con molta meno luce di un tempo. I complimenti, i "bravo tu che resisti", ci mettono addosso la malinconia dell'esule in una terra che non riconosci più. Specie se ami il tuo lavoro, che è tutta la tua vita. Specie se i problemi economici e, di conseguenza, di salute, non ti danno pace. Si vive nel qui e ora, senza alcun programma definito (nel mio caso: 6 cambi di sede in 25 anni, causa caro affitti)".