Novak Djokovic entra nella leggenda del tennis: il campione serbo conquista anche l'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 a 37 anni
Un match lunghissimo, una vera e propria guerra. Che ha visto, infine, vincitore, l'ancora eterno e migliore campione del tennis vivente. Novak Djokovic ha battuto Carlos Alcaraz nella finale delle Olimpiadi di Parigi 2024, conquistando, così, l'ultimo premio che ancora non aveva vinto nella sua carriera eccezionale. L'oro è suo, e il campione non trattiene l'emozione: scoppia in lacrime al colpo decisivo che sancisce la sua vittoria, si inginocchia sul terreno rosso e si porta le mani al viso. Il pubblico è in delirio: Djokovic è già storia.
Novak Djokovic entra nella storia: suo anche l'oro delle Olimpiadi, adesso il campione ha vinto tutto
La partita è durata quasi tre ore. Una faticata, impossibile non sottolineare la notevole differenza d'età fra i due sfidanti: Alcaraz 21, Djokovic 37. Il costo che una tale prova fisica ha richiesto lo ha potuto notare anche il pubblico da casa: i muscoli del campione serbo tremavano. Pulsavano, per l'enorme sforzo che questa competizione, bellissima, ha richiesto. Ma ne è valsa tutta la pena.
Novak Djokovic conquista la sua prima medaglia d'oro alle Olimpiadi, un trofeo che, probabilmente, considerando la sua età e il fatto che i prossimi giochi si terranno tra quattro anni, non avrebbe mai più avuto l'occasione di vincere.
La soddisfazione più grande per il tennista, che completa, così, il Career Grand Slam ed entra a far parte dell'Olimpo dei tennisti più forti della storia di questo sport.
L'abbraccio tra le lacrime con la figlia Tara
Non si è mai persa una sola partita del papà, e anche in questa occasione Tara, la figlioletta di Novak Djokovic, era sugli spalti a tifare per il padre. Il quale, dopo aver accolto, emozionatissimo, il calore del pubblico in festa, e dopo aver sfogato per qualche tutta la sua gioia in un lungo pianto, è corso ad abbracciare il suo staff e, soprattutto, la sua famiglia. L'abbraccio in diretta della leggenda serba alla figlioletta, ha rappresentato, di sicuro, uno dei momenti più significativi ed emozionanti di queste Olimpiadi. Tara ha accolto con tenerezza tra le sue braccia il capo del suo leggendario papà, che si è lasciato andare al più bello dei pianti: gioia pura, abbandonato al più caro degli affetti. Uno splendido momento di sport, e il ritratto in toto di un campione che, con la sua sfolgorante carriera, ha appassionato, e continua ad appassionare, milioni di sportivi in tutto il mondo.