Vigili del fuoco deceduti a Matera, il dolore dei colleghi: Giuseppe e Nicola morti da eroi

Lutto nel corpo dei vigili del fuoco per la tragica scomparsa di Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, rimasti vittima dell'incendio che stavano provando a domare per salvare la casa di una famiglia

È un giorno di lutto per il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, all'indomani della scomparsa di due uomini, in servizio a Matera. Si chiamavano Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, entrambi di 45 anni: erano in servizio a Nova Siri, comune della provincia di Matera, in Basilicata. Durante le operazioni di spegnimento di un rogo a difesa di una famiglia del posto, i due pompieri sono precipitati in un dirupo. Finendo, così, vittime di quell'incendio che stavano provando a domare. 

Il cordoglio dei Vigili del Fuoco per la morte di Nicola Lasalata e Giuseppe Martino

Entrambi originari del posto, Giuseppe Lasalata e Antonio Martino erano corsi in un soccorso a una famiglia di Nova Siri, la cui casa era minacciata da un incendio scoppiato nelle immediate vicinanze. Si trovavano in contrada Cozzuolo, quando i due caschi rossi, in servizio nel distaccamento di Policoro, sono incorsi in un incidente imprevisto. Durante le operazioni di spegnimento delle fiamme, sono rovinati in un dirupo di cui forse non avevano notato la presenza. Intrappolati lì dentro, purtroppo, il fuoco li ha divorati.

Morti per difendere una famiglia dalla minaccia delle fiamme, come ha spiegato il sindaco di Nova Siri, Antonello Mele.

Il lutto del corpo nazionale

In rispetto del lutto e del cordoglio per la duplice perdita, oggi il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha annunciato il rinvio della cerimonia di giuramento degli allievi, prevista oggi a Roma alle Scuole Centrali Antincendi.
Cordoglio è stato espresso dalle massime cariche dello Stato.

L'Italia nella morsa dell'afa

Sono giorni tremendi, questi, per l'Italia, a causa delle elevatissime e davvero insopportabili temperature che tengono la Penisola nella morsa del caldo anomalo. L'anti-ciclone Caronte ha portato dal Nord-Africa afa e calore, con il termometro che al Sud sta toccando punte massime i 40 gradi. Con conseguenze pericolose. Un bagnante, due giorni fa, è morto mentre era disteso al sole su una spiaggia di Olbia. Forse colpito da un malore provocato dal forte caldo, l'uomo è deceduto nonostante i soccorsi.