Cambiare colore agli occhi, gli oculisti dicono no. Piovella (SOI): "Lo sconsigliamo, presto per dire se è sicuro"

Keratopigmentazione anulare: l'intervento chirurgico per cambiare il colore degli occhi sbarca sui social. Ma cosa ne pensano gli oculisti? Tuttonotizie ha intervistato il dottor Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana

Keratopigmentazione anulare: questo il nome dell'intervento con cui, chi lo desidera, può cambiare il colore degli occhi. A tutti gli effetti chirurgia estetica, questa operazione è sbarcata sui social grazie a Francesco Chiofalo, ex volto di Temptation Island, il quale oggi sfoggia un bellissimo sguardo cristallino dopo essersi sottoposto alla suddetta operazione. Ma non è il solo: anche altri influencer si stanno sottoponendo a questa costosa pratica (10mila euro il costo medio), informando tantissime persone che, quel che fino a qualche anno fa sembrava solo un sogno, oggi, grazie ai prodigi della medicina e della tecnologia, è diventato realtà. Sì, ma è sicuro? Lo abbiamo chiesto al dottor Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (SOI).

Cambiare il colore degli occhi con la keratopigmentazione anulare. Il dottor Piovella (SOI): "Facciamo attenzione"

"L’intervento consiste nel tentativo di cambiare la colorazione degli occhi, e portarla soprattutto verso il colore azzurro, che è il più gradito. Si inietta un colorante nella cornea, lasciando libera solo parte centrale della pupilla, andando, così, contro la funzione della cornea, che è quella di essere perfettamente trasparente", spiega a Tuttonotizie il dottor Matteo Piovella, presidente SOI.
"L’intervento non è reversibile: si iniettano dei pigmenti, gli stessi dei tatuaggi, e si sa quanto è complicato recedere. Consideriamo che in questo centimetro quadrato, basta che al suo interno cambi la percentuale di acqua dell’1%, che diventa opaca, e si necessita di un trapianto di cornea".


"Si adopera un Femto Laser, cioè una macchina avanzata che lavora la cornea normalmente, per rimuovere i difetti di vista. Quelle che vengono chiamate approvazioni, sono solo da marchio Cee inerenti la macchina, che non c’entra niente con l’intervento in sé. Non c’è garanzia della riuscita dell’intervento. La Società Oftalmologica italiana sconsiglia di effettuare l’intervento, perché non abbiamo informazioni a lungo termine. Si tenta di sdoganare questo trattamento con motivazioni psicologiche, di miglioramento della persona, che, però, devono avere un limite: non possono essere giustificate per sdoganare qualcosa che può comportare dei gravi danni alla vista. Inoltre, la keratopigmentazione anulare non è ben conosciuta: non sappiamo se i pigmenti che vengono utilizzati possono dare negatività o opacità a lungo andare".