Napoli, è il giorno di Conte: "Sono un uomo del Sud, avremo la faccia arrabbiata"

Oggi ha avuto luogo a Napoli la conferenza stampa di presentazione del nuovo ct Antonio Conte. Presente anche il presidente Aurelio De Laurentiis. Il mister ha messo subito le cose in chiaro e spiegato quali sono gli obiettivi della prossima stagione.

Nella suggestiva cornice del Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli, oggi 26 giugno si è tenuta la presentazione del nuovo ct Antonio Conte. Assieme al presidente Aurelio De Laurentiis, i due hanno risposto alle domande dei giornalisti. Il Napoli arriva da una stagione deludente, conclusa al 10° posto. Dopo 14 anni, gli azzurri sono fuori dalle competizioni europee e al mister Antonio Conte, ex Juventus, Inter e Chelsea, tocca ricostruire una squadra che appena due stagioni fa ha compiuto un miracolo calcistico, regalando il terzo scudetto alla città di Napoli.

A questo proposito, Antonio Conte ha voluto subito mettere le cose in chiaro: i pessimi risultati della stagione precedente non possono essere modificati da un giorno all'altro. Il Napoli dovrà lavorare a lungo e l'obiettivo, quindi, sarà la costruzione di basi solide per poi in futuro fare cose grandi. Il contratto del ct, infatti, è di tre anni e il progetto a lungo termine. Alla domanda sulle sensazioni che si provano ad allenare una piazza del Sud, Conte ha risposto: "Io sono un uomo del Sud. So cosa significa vivere al Sud, cosa sia il calcio. Per me è un ritorno a casa da allenatore di una grande squadra". Conte, infatti, è nato proprio a Lecce.

Napoli, è il giorno di Conte: "Sono un uomo del Sud, avremo la faccia arrabbiata"
Giuseppe Conte e Aurelio De Laurentiis durante la presentazione del nuovo ct del Napoli

"Il mio Napoli avrà la faccia arrabbiata", Conte infiamma la piazza

Il nuovo mister ha fatto intendere che il suo Napoli non farà sconti a nessuno e giocherà con grinta e determinazione tutte le partite. Poi, il mister ha parlato anche di mercato. Non ha fatto nomi ma ha rivelato l'unica e importante rassicurazione che ha ricevuto dal presidente: la libertà di scegliere chi resta e chi può andare via. "Sono stato categorico e chiaro. Non possiamo ricostruire dando via i calciatori migliori. E il presidente è stato d'accordo con me", ha aggiunto.

Il mister ha anche spiegato di aver già parlato telefonicamente con tutti i calciatori, impegnati al momento con le proprie nazionali, per conoscersi e ascoltare le loro opinioni. Insomma, la strada da fare è lunga e in salita. Il Napoli, nella prossima stagione, dovrà pedalare tanto per lasciarsi alle spalle le tante delusioni della stagione precedente. Una su tutte quella di non aver onorato lo scudetto che dopo 33 anni era tornato sulla maglia azzurra.