Stasera in tv, il film che ha fatto incetta di David di Donatello: lanciò la carriera di Elio Germano

Stasera in tv, un film che sbaragliò ai David di Donatello del 2007: Mio fratello è figlio unico con Elio Germano e Riccardo Scamarcio. Regia di Daniele Luchetti 

Stasera in tv sul Canale Cine 34 un film che vi consigliamo caldamente: Mio fratello è figlio unico, per la regia di Daniele Luchetti. Il regista romano per questa pellicola del 2007 ha voluto come protagonisti due attori che sarebbero divenuti, molto presto, due dei volti più noti e ricercati del grande schermo italiano. Stiamo parlando di Elio Germano e Riccardo Scamarcio. In particolare, Mio fratello è figlio unico ha lanciato la carriera di Germano, che grazie a questo lungometraggio si è aggiudicato il suo primo David di Donatello come Miglior Attore Protagonista (il primo dei quattro della sua carriera finora).

Prima di passare ai dettagli del film e alla trama, un passaggio importante merita il titolo: Mio fratello è figlio unico è infatti il titolo di una famosa canzone del cantautore calabrese, ma romano d'adozione, Rino Gaetano. Un motivo in più per estimare questo film, dai tanti riferimenti culturali e, soprattutto storici. La pellicola parla della storia di due fratelli, uniti dall'amore reciproco del sangue, ma divisi negli ideali politici, diametralmente opposti.

Oltre al David di Donatello assegnato a Germano, questo film ha vinto, inoltre, il David per Miglior film a Luchetti, Miglior sceneggiatura, Migliore attrice non protagonista ad Angela Finocchiaro (nel ruolo della mamma dei due fratelli), Miglior montaggio e Miglior fonico di presa diretta.

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Riccardo Scamarcio e Elio Germano nel 2007 ai tempi di Mio fratello è figlio unico

Stasera in tv, il film Mio fratello è figlio unico: la trama del film che lanciò la carriera di Elio Germano

Latina, 1962: Mio fratello è figlio unico narra la storia di Accio e Manrico, due fratelli che, crescendo, si avvicinano a due ideali politici del tutto opposti. Il primo, Accio, interpretato da Elio Germano, si avvicina al fascismo dopo una breve parentesi in seminario, grazie all'amicizia con Mario, venditore ambulante. Il secondo, invece, Manrico (Riccardo Scamarcio), lavora come operaio in fabbrica, e organizza scioperi ed occupazioni in nome del comunismo.
Tra i due fratelli si staglia una figura femminile importante: Francesca, con cui Manrico ha una relazione, e con cui Accio stringe un rapporto di amicizia.

Accio, dapprima convinto sostenitore del fascismo, si ricrede dinanzi ad alcuni episodi di violenza squadrista dei suoi amici, e che sono finalizzati a colpire il suo stesso fratello. Le strade di Accio e Manrico si separano in seguito alla morte per malore di Mario: Accio scappa via. Dopo un anno in Piemonte, il ragazzo viene raggiunto da Francesca: la ragazza porta con sé il figlioletto avuto da Manrico, e da lui rinnegato. La giovane chiede ad Accio di aiutarla con il bambino, ma lui rifiuta.

I rapporti si interrompono nuovamente fino a due anni dopo, quando Manrico chiede un grosso favore al fratello, ora residente a Torino. Accio accetta, ma, per colpa di una telefonata, decide, suo malgrado, il destino di Manrico. Il finale non ve lo sveliamo: guardate il film, e scoprirete da voi come va a finire.

Il film va in onda sul canale 34 alle 21.

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