Un cittadino di Nuoro, in Sardegna, ha denunciato sui social l'assurda situazione che gli è capitata al bar quando ha pagato la colazione con la carta.
In Italia sono ancora tanti i commercianti e gli esercenti che creano problemi ai clienti che vogliono pagare con carta, nonostante questo sia un diritto di ogni consumatore. Infatti, chi rifiuta di accettare pagamenti con carta, di qualsiasi importo essi siano, contravviene a una legge dello Stato ed è punibile con una sanzione. Ciò, però, non sembra preoccupare i tanti commercianti che ancora oggi inventano diverse scuse e giustificazioni per evitare di accettare questa modalità di pagamenti.
In altri casi, invece, i commercianti accettano i pagamenti ma ricorrono a degli stratagemmi illegali, come nella storia che vi stiamo per raccontare. Giovanni è un cittadino di Nuoro, una città della Sardegna, che, stupito dalla situazione che gli è capitata, ha denunciato tutto sui social. Una mattina, il cittadino è andato in un bar di Nuoro a fare colazione. Ha ordinato un cappuccino, un bombolone e un cornetto. Quindi, dopo aver consumato il tutto, è andato alla cassa per pagare. Qui, il barista gli elargito lo scontrino fiscale ma il cliente ha mostrato la carta. Allora, il titolare del bar ha fatto qualcosa di discutibile.
Paga la colazione al bar con la carta e riceve una spiacevole sorpresa
Quando capisce che il cliente vuole pagare con carta, il titolare del bar chiama una cameriera che prende la carta di Giovanni, si allontana e torna con la ricevuta del pagamento. Il cliente, quindi, confronta lo scontrino fiscale e la ricevuta del pagamento elettronico e nota una strana differenza. Sullo scontrino la cifra segnata è 4,80 euro, mentre sulla ricevuta 5 euro. "Il titolare aveva sbagliato", risponde la barista quando Giovanni chiede spiegazioni. Ovviamente, le cose non stanno affatto così. Il titolare del bar ha fatto aggiungere 20 centesimi di sovrapprezzo per coprire le commissioni bancarie che si pagano quando si ricevono pagamenti elettronici. "Il conto è giusto perché il cappuccino costa 2 euro, il bombolone e il cornetto 1.40 ciascuno", racconta Giovanni.
Il cliente, per questa volta, si è limitato a denunciare sui social ma, se la cosa dovesse ripetersi, si è detto pronto a sporgere denuncia alle autorità competenti. Inoltre, Giovanni ha ricordato che il commerciante è tenuto ad accettare qualsiasi forma di pagamento in quanto non tutti girano con i contanti in tasca. Insomma, il cliente sembra avere proprio ragione. Il barista furbetto questa volta l'ha fatta franca ma Giovanni non gliela farà passare nuovamente liscia.