"Ho 2 tatuaggi e vivo in Giappone: cosa mi è capitato di strano", la rivelazione dell'italiano

Un italiano che vive e lavora in Giappone ha raccontato le difficoltà che possono incontrare le persone che hanno dei tatuaggi.

Il Giappone è sinonimo di progresso tecnologico e modernità. Trani super veloci, robot, bagni ultra tecnologici: quando pensiamo al Giappone ci vengono in mente tutte queste cose. Oltre, ovviamente alla squisita cucina locale che è diventata famosa in tutto il mondo. Insomma, il Giappone è un paese all'avanguardia. Al contrario, la cultura giapponese, sotto alcuni punti di vista, è molto tradizionalista e conservatrice.

Per esempio, in Giappone non è raro incontrare persone che si salutano con il tipico inchino: un retaggio del passato che sopravvive ancora oggi. Inoltre, la cultura giapponese, famosa per i manga e i videogiochi, può risultare poco permeabile alle tendenze moderne. Per esempio, avere un tatuaggio in Giappone, da una parte della popolazione, è considerato un tabù e può avere delle conseguenze inaspettate sulla vita sociale.

Tatuaggi in Giappone. l'esperienza dell'italiano

Giovanni, un italiano che vive e lavora in Giappone da diversi anni, in un video sui social ha spiegato proprio questo aspetto poco conosciuto della cultura giapponese. Questo cittadino italiano racconta la sua vita quotidiana nel Paese del Sol Levante tramite la pagina Calabrese in Oriente Giappone. Recentemente, in un video girato nelle tipiche terme giapponesi ha spiegato che alcuni centri termali rifiutano l'ingresso alle persone tatuate. Infatti, alle terme giapponesi si sta completamente nudi e la presenza di tatuaggi sul corpo di un visitatore potrebbe infastidire gli altri. Alcuni centri termali, spiega Giovanni, concedono l'ingresso con tatuaggi a patto che vengano coperti.

"Ho 2 tatuaggi e vivo in Giappone: cosa mi è capitato di strano", la rivelazione dell'italiano
Giovanni mostra gli interni delle terme in Giappone

Giovanni, in precedenza, ha dedicato un altro video alla questione dei tatuaggi in Giappone e ha spiegato come questi disegni sul corpo possano anche influenzare la vita lavorativa. L'italiano ha rivelato che l'azienda in cui lavora la moglie non assume persone tatuate. Anche se si tratta di un tatuaggio minuscolo in una parte poco visibile del corpo. Al contrario, però, l'azienda in cui è assunto Giovanni non ha mai fatto problemi per i tatuaggi. Insomma, la società giapponese sembra divisa a metà da questo punto di vista. Da un parte, abbiamo chi accetta i tatuaggi e si è abituato alla loro presenza e, dall'altro, chi ritiene questi disegni un qualcosa di osceno e irrispettoso. Giovanni ha anche rivelato che spesso, quando cammina per strada o viaggia in metropolitana, alcune persone gli chiedono cosa rappresentano i suoi tatuaggi. Questo ci fa capire come i tatuaggi siano ancora oggi percepiti da una parte della società giapponese come qualcosa di straordinario.

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