Un influencer ha condiviso sui social lo scontrino del pranzo al ristorante in un paesino alle pendici dell'Etna, a Catania: quanto ha speso.
La Sicilia è una delle regioni più affascinanti d'Italia. Qui, il patrimonio artistico e culturale si unisce alle bellezze naturalistiche in un mix unico e inimitabile. Ciò è vero anche per la zona di Catania, la città che si trova alle pendici dell'Etna. E la nostra storia di oggi è ambientata proprio nei pressi di questo minaccioso e spettacolare vulcano attivo che, di tanto in tanto, fa sentire ai catanesi la sua presenza con delle incantevoli eruzioni.
In particolare, ci troviamo a Santa Venerina, un comune di circa 10.000 abitanti nella città metropolitana di Catania. Filippo, l'autore della pagina Il mio viaggio a Milano, tornato nella sua natia Sicilia per le festività pasquali, ha visitato insieme alla madre e al padre una delle tante distillerie per le quali Santa Venerina è famosa. Quindi, al termine di questa gita fuori porta, è andato a mangiare in un ristorantino tipico proprio a Santa Venerina e ha condiviso la sua esperienza sui social network.
Lo scontrino del ristorante alle pendici dell'Etna
Filippo e i suoi genitori hanno pranzato in un ristorantino rustico e tradizionale. Per aprire le danze, i commensali scelgono un antipasto misto della casa che viene servito su un tagliere di legno dalla forma della Sicilia. L'antipasto, per una singola persona, è davvero enorme. Affettati, formaggi, olive, finocchio in agrodolce, caponata, parmigiana, fungo gratinato, polpetta di funghi, polpetta di spinaci: solo questa portata potrebbe essere sufficiente a sfamare tutti e tre i commensali. Per continuare, Filippo ordina una grigliata mista di carne che viene cucinata proprio alle sue spalle e la cuoca gli offre anche una bistecca di trinca.
![Catania, va al ristorante in un paesino alle pendici dell'Etna e mostra lo scontrino: "Il prezzo è imbarazzante"](https://tuttonotizie.eu/wp-content/uploads/2024/04/trinca.jpg)
Ovviamente, il pranzo non può che essere accompagnato da una squisita bottiglia di vino proveniente dai vitigni locali. Quindi, il pranzo procede con un'insalatina della nonna tipica catanese con pomodoro, cipolla e ricotta salata. I genitori ordinano una porzione di penne al ragù e una porzione di maccheroni al sugo. Il pranzo si conclude con un tipico amaro e del caffè. In totale, per tutto questo ben di Dio, i commensali hanno speso 70 euro. Ovvero, circa 23 euro a testa. Un prezzo decisamente ottimo che ha stupito Filippo. I ristorantini tipici nei paesini si confermano essere delle oasi felici in cui è possibili mangiare cibo tradizionale a prezzi decisamente accessibili. E tu, cosa ne pensi di questa esperienza?
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